Le riprese sono state effettuate dal 19 ottobre al 14 novembre 2015.
In onda su Rai Uno
alle 20:30 dal 30 agosto all'11 settembre 2016.
Produzione
Anele di Gloria Giorgianni,
con Tore Sansonetti e Carlotta Schininà,
in collaborazione con
Rai Fiction,
con il contributo di: Comune di Ragusa, Film Commission Ragusa,
Camera di Commercio di Ragusa, Banca Popolare di Ragusa,
Fondazione Zippelli (RG) e Distretto della Valle dei Templi (AG)
Interpreti
Alice Canzonieri - Nunzia Nicole Grimaudo - Oriana Giulia Achilli - Kerstin Linda Caridi - Ofelia Miriam Dalmazio - Beatrice Anita Kravos - Jolanda Carolina Crescentini - Pucci Elisabeth Kinnear - Ingrid Catrinel Marlon - Inés Lucia Sardo - Nonna Elvira Dario Aita, Vincenzo Amato, Glen Blackhall, Giovanni D'Aleo,
Claudio Gioè, Neri Marcorè, Giampaolo Morelli, Giorgio Pesce,
Gabriele Rossi, Davide Tornesi - Andrea Nino Frassica - Nonno Nenè (Don Vincenzino) Francesco Mandelli, Johannes Brandrup, Giuseppe Tantillo,
Claudio Castrogiovanni, Stefano Fregni
Voce narrante
Leo Gullotta
In onda su RaiUno per la prima volta il progetto innovativo e multi-piattaforma, ideato da Gloria
Giorgianni, tratto dal libro di Andrea Camilleri edito da Rizzoli.
10 film da 10’, tratti da altrettanti racconti, con un cast di grande prestigio: Carolina Crescentini, Nicole Grimaudo, Neri Marcorè, Claudio Gioé, Giampaolo Morelli, Vincenzo Amato, Nino Frassica, Francesco Mandelli, per la regia del talentuoso esordiente Emanuele Imbucci.
La serie è girata in 4k, con un’alta risoluzione dell’immagine. L’intenzione è quella di
raccontare in televisione, con un taglio cinematografico, le storie di dieci donne forti,
libere, sfrontate, ma molto femminili cercando di integrare il linguaggio letterario alla
modernità di un progetto multi-piattaforma.
Il progetto Anele, è stato realizzato in collaborazione con RaiFiction e prodotto da Gloria
Giorgianni insieme a Tore Sansonetti e a Carlotta Schininà. Il direttore della fotografia è Federico Schlatter. Il montatore è Marco Spoletini, vincitore del David di Donatello nel 2009 per il montaggio di Gomorra di Matteo Garrone. Le musiche sono di Matteo Curallo, della scuderia Sugar di Caterina Caselli.
«L’idea – dice Gloria Giorgianni – è quella di raccontare un mondo femminile “nuovo” attraverso la prospettiva peculiare di un intellettuale. Vogliamo rappresentare delle donne che scelgono la modernità come unica via possibile per ottenere la propria totale affermazione nella società in cui vivono. Ma questa serie rappresenta una sfida anche dal punto di vista formale perché usa gli stilemi del cortometraggio per raccontare storie di alto profilo letterario».
Il progetto “DONNE” mi ha affascinato fin dal suo presupposto iniziale: poter partire dal
materiale letterario del Maestro Camilleri, articolato in dieci racconti brevi e di contenuto
autobiografico, e rendere l’arco di ciascuna storia in cortometraggi di soli 10 minuti. E’ stata
questa la sfida che ha ispirato il lavoro e il mio approccio, sia in fase di scrittura delle
sceneggiature che della regia stessa.
Lo stile narrativo è nato a partire sia dal minutaggio, sia dalla scelta ben precisa di
cambiare interprete di Camilleri per ogni corto, senza ricercare alcuna somiglianza fisica con
l’originale. Tale scelta deriva dall’idea portante che “siamo tutti Camilleri”: tutti possiamo
riconoscerci negli incontri tra un uomo e una donna nell’arco di una vita, che coincidono
spesso coi momenti di maturazione e cambiamento per ciascuno di noi. Se poi questi
momenti nascono dalla penna e dalla vita di un testimone d’eccezione quale il Maestro
Camilleri, la costruzione diventa ancor più avvincente e imprevedibile.
Sul piano visivo ho così avuto l’opportunità di lavorare su diversi registri: scegliendo stili
coerenti ad ogni passaggio, la macchina da presa si muove ad altezza di bambino nelle
prime storie, per poi accompagnare l’arricchirsi dei confronti con le donne, con sguardo più
attento a sfumature e sentimenti, e con minor innocenza. Si fa macchina a mano quando
deve raccontare gli imprevedibili momenti di un bombardamento durante la guerra o segue
fluida il ritmo di uno scatenato boogie-woogie, fino a mettersi al servizio di dialoghi ironici o
misteriosi come quando, tra i sedili di un aereo di linea, si prendono grandi decisioni per gli
amori di una vita.
E’ stato infine particolarmente stimolante per me lavorare con le dieci donne protagoniste e
coi dieci “Camilleri” corrispondenti: attrici e attori noti nel panorama italiano, che hanno
aderito al progetto con entusiasmo e curiosità. Con loro e con i tecnici e professionisti che
hanno collaborato a “DONNE”, abbiamo cercato di restituire, nelle ricostruzioni d’epoca e
nella cornice della terra siciliana, un insieme di ritratti fruibili
in modo indipendente, ma
tutti collegati tra loro. Per questo sono disseminati, nell’arco di tutto il racconto, piccoli
riferimenti trasversali, inseriti in ciascun episodio: a volte attraverso gesti ricorrenti e
riconoscibili del personaggio, altre volte con oggetti di scena o accessori che aiutano a
ricreare un unicum coerente.
Cliccare sul titolo per vedere l'episodio online
sulla piattaforma Rai
Nunzia, con Alice Canzonieri, Giovanni D'Aleo e Nino Frassica -
in onda il 30 agosto 2016.
Andrea ha dodici anni quando, durante le vacanze estive dai nonni, conosce Nunzia, una
giovane donna selvatica, bellissima e vitale, che lo invita a salire sui rami di un albero e gli
offre uova fresche prese dai nidi e carne fresca di serpente. Andrea è affascinato da quella
strana ragazza e resta turbato quando la sorprende fra le braccia di un uomo. La loro
amicizia prosegue, ma la ragazza, all’improvviso, scompare. Andrea non smette di cercarla,
ma coglie parte di una accesa conversazione tra il mezzadro, suocero di Nunzia il cui figlio è
lontano per la guerra, e il nonno, da cui capisce che le è successo qualcosa di grave. Andrea
corre a casa di Nunzia e la trova legata e prigioniera, ma non può fare nulla per lei. Le
vacanze sono finite ma, non appena torna a far visita ai nonni, Andrea si precipita a cercare
Nunzia: questa volta la trova nei campi, libera e ferina come sempre. Davanti a lui Nunzia
partorisce un bambino, un maschio, e il suo nome sarà proprio Andrea.
Alice Canzonieri e Giovanni D'Aleo
Oriana, con Nicole Grimaudo e Davide Tornesi - in onda il 31
agosto 2016.
Mentre la Seconda Guerra Mondiale infuria, il diciassettenne Andrea e i suoi amici spiano
le ragazze appena arrivate alla Pensione Eva, la Casa Chiusa del paese. Andrea rimane
impressionato da una di loro, Oriana. E’ diversa dalle altre, con il suo abbigliamento
essenziale, e con il suo sguardo senza sorriso, distaccato, di chi è capitata lì per caso. Ma
non è solo la sua bellezza malinconica a renderla speciale: Oriana è socialista e costretta a
quella vita per non aver voluto piegare le sue idee al fascismo. Andrea, troppo giovane per
frequentare la casa, riesce a parlare con la coraggiosa ragazza: per lui, Oriana è la prima
incarnazione di passione politica. Quando la guerra e il pericolo di bombardamenti
impediscono a Oriana di ripartire, Andrea, in cuor suo, è felice ed è proprio lui a precipitarsi
da lei per annunciare l’arrivo degli americani e ad accompagnarla ad accoglierli, con al collo
un fazzoletto rosso.
Nicole Grimaudo
Kerstin, con Giulia Achilli, Gabriele Rossi e Johannes Brandrup
- in onda il 2 settembre 2016.
Andrea ha diciassette anni e da quando suo padre è stato nominato Master of Harbour, deve
occuparsi del roseto di famiglia. Un giorno, portando a casa un mazzo di rose, Andrea viene
fermato dal capitano norvegese Carl Jorgensen, alleato degli americani, che vuole
comprarle. Quando Andrea gliele regala, l’uomo, sorpreso e toccato dal gesto, ricambia con
un invito sulla sua nave. Qui, Jorgensen si confida con Andrea e gli mostra le foto della sua
giovane e bellissima moglie, Kerstin. La coppia ha trascorso insieme solo un mese dopo il
matrimonio, in una casa coperta proprio da un grande roseto, poi, la guerra li ha divisi per
cinque lunghissimi anni. Kerstin è giovane e bella e il capitano chiede ad Andrea se, al
ritorno, troverà Kerstin ad aspettarlo. Andrea, malgrado sia ancora poco esperto in amore, lo
rassicura. Quella notte, Andrea sogna di fare l’amore con la bellissima ragazza. Qualche
tempo, dopo riceverà una lettera del capitano: Kerstin lo ha aspettato, avranno un bambino
e quell’anno le rose sono più belle che mai.
Giulia Achilli e Johannes Brandrup
Ofelia, con Linda Caridi e Dario Aita - in onda il 3 settembre 2016.
Andrea serve la patria durante la Seconda Guerra Mondiale nella Regia Marina. Come molti
giovani soldati, ormai stanchi e provati, all’arrivo degli alleati, Andrea sceglie di disertare e
cerca di raggiungere la famiglia affrontando un duro viaggio a piedi in mezzo a un paesaggio
lugubre e senza vita. È stremato quando incontra un caporale che, compresa la situazione,
gli offre di riposarsi per la notte nella cabina del camion militare. Un bombardamento
sveglia Andrea: tra il fumo delle bombe, appare una ragazza che stringe al petto una
bambola di stracci, incurante dell’inferno che le si è scatenato intorno. Andrea interviene
per salvarla, ma la giovane, sconvolta, non fa che ripetere un’antica ninna nanna. Quando
Andrea, cercando di farla reagire, le toglie la bambola di pezza, la giovane scoppia in
lacrime, poi gli prende la testa tra le braccia e lo culla, regalandogli un istante di quiete. Al
mattino, il caporale affida la giovane a delle suore, ma la ragazza si fida solo di Andrea e solo
da lui si fa guidare al sicuro. Andrea non saprà mai il nome di quella ragazza e decide di
chiamarla Ofelia, in ricordo della follia che la poveretta porta nel cuore.
Linda Caridi
Beatrice, con Miriam Dalmazio, Giuseppe Tantillo e Glen Blackhall - in onda il 6 settembre 2016.
La Seconda Guerra Mondiale è finita e la voglia di vivere prende di nuovo il sopravvento.
Andrea e i suoi amici si ritrovano per organizzare feste che, tra balli e confidenze, durano
tutta la notte. Non esistono coppie e relazioni sentimentali, nella comitiva: anche Andrea e
la bellissima Beatrice fanno coppia fissa solo nel boogie. Quando Filippo e Beatrice
annunciano il loro fidanzamento, il gruppo non riesce a mascherare la sorpresa. A rimanere
colpito è soprattutto Andrea, che con la giovane sembra avere un feeling speciale. La
ragazza, malgrado sia combattuta, ha preso la sua decisione: cercare una stabilità, costruire
un futuro e una famiglia, diventare adulta. Prima di pronunciare quel “Sì” che la legherà a
Filippo per tutta la vita, però, Beatrice sente di dover celebrare un proprio particolarissimo
addio alla libertà... con la complicità incredula di Andrea.
Miriam Dalmazio e Glen Blackhall
Jolanda,
con Anita Kravos, Claudio Gioè e Claudio Castrogiovanni - in onda il 7 settembre 2016.
Andrea Camilleri si trasferisce a Roma dove collabora con una piccola rivista di teatro
diretta dal suo amico Giovanni. Le riunioni di redazione fra i due uomini si svolgono
nell’appartamento di Giovanni sotto l’occhio materno della cameriera friulana Jolanda.
Ottima cuoca, umile e generosa, Jolanda non esita a sostenere Andrea con piccoli gesti
discreti. Arriva per Andrea l’opportunità di esordire nella sua prima regia teatrale. Il
finanziatore è un ricco marchese che impone come protagonista la sua giovane amante,
totalmente incapace. Andrea si getta anima e corpo nel lavoro ma, a tre giorni dalla prova
generale, l’attrice scompare e con lei il finanziamento. Giovanni non ha abbastanza denaro
per tamponare la situazione e Andrea deve, avvilito, rinunciare alla sua prima regia.
Jolanda, con il consueto piglio deciso e discreto al tempo stesso, insiste per offrire la cifra
che serve ad andare in scena, prendendola dai suoi risparmi. È un successo: Andrea diventa
regista, grazie a Jolanda e al suo grande cuore.
Anita Kravos e Claudio Gioè
Pucci, con Carolina Crescentini, Giampaolo Morelli e Francesco Mandelli - in onda l'8 settembre 2016.
Andrea ha circa quarant’anni quando conosce Pucci. Appartenente a una nobile famiglia,
algida, elegante, mai sopra le righe, Pucci veste in modo castigato, frequenta poco il mondo
da cui proviene e ama gli “artisti”. Alla cena per il compleanno del loro comune amico Flem,
Pucci, nonostante sia astemia, cede alle insistenze dei due uomini e si unisce ai loro
brindisi. Sotto l’effetto dell’alcol, la nobildonna perde completamente il controllo di sé ed
entra in competizione con la sfrontata modella Alessia che, con la scusa del caldo, si è tolta
la camicetta e sfoggia davanti ad Andrea e Flem un bustino che mette in risalto le sue
forme. Pucci sfida la modella a levarsi anche la gonna. Andrea e Flem tentano inutilmente di
intervenire. Pucci è decisa a raggiungere il terrazzo per chiedere ai passanti cosa pensino
delle sue forme ma, fortunatamente, Andrea riesce riportarla in casa. Qualche giorno dopo,
Pucci, di nuovo signorile, amabile e castigata contatta Andrea e Flem per andare al cinema:
di quella sera “folle” sembra non ricordare più nulla.
Cliccare qui per un backstage con Giampaolo Morelli e Francesco Mandelli.
Giampaolo Morelli, Carolina Crescentini e Francesco Mandelli
Ingrid, con Elizabeth Kinnear e Neri Marcorè - in onda il 9 settembre 2016.
Andrea, quasi cinquantenne, è a Copenaghen, dove terrà un corso su Pirandello
all’Università. Andrea è colpito dalla serietà e preparazione degli studenti, tutti sinceramente
appassionati alla cultura italiana. Tra loro, spicca Ingrid, una ragazza che brilla per la
sagace intelligenza e per la bellezza. Durante il rinfresco di fine corso,davanti a tutti, Ingrid
invita Andrea, con una leggerezza tutta nordica, a trascorrere la notte insieme. Andrea
avvampa imbarazzato, ma, rapito dagli occhi suadenti di Ingrid, accetta. A casa della
ragazza, però, lo aspetta una sorpresa: Ingrid presenta il professore ai suoi genitori, due
suoi coetanei, per niente turbati dalla sua presenza. Quando la ragazza, lo porta nella sua
camera e si mette in sottoveste, Andrea, pensando ai genitori che guardano la tv nella
stanza a fianco, entra nel panico e ha un malore. L’intervento dei genitori, che lo
accudiscono amorevolmente, aumenta l’imbarazzo di Andrea, conscio di aver fatto colare a
picco la fama della virilità degli uomini italiani.
Elizabeth Kinnear e Neri Marcorè
Inés, con Catrinel Marlon e Vincenzo Amato - in onda il 10 settembre 2016.
Su un volo aereo intercontinentale, l’ormai maturo
Camilleri è colpito dalla sua vicina di posto, una donna bellissima e misteriosa, Inés, che
segue divertita i suoi “rituali antiansia”: sigarette e whiskey. Durante questo volo notturno,
si crea tra, Inés e lo scrittore una sorta di complicità, che porta la donna a confidare ad
Andrea le sue pene più nascoste: Inés, affermata stilista di moda argentina, è sposata da
anni con un italiano che ormai non ama più, ma non riesce a risolversi a lasciarlo per
intraprendere una nuova vita con il suo amante. Come in una sorta di gioco di azzardo, Inés
chiede ad Andrea di decidere per lei, assicurandogli che farà tutto ciò che lui le dirà di fare.
Andrea accetta la sfida a patto che lei lo tenga poi informato sugli esiti della sua scelta. Il
consiglio di Andrea, che lei seguirà puntualmente, porterà Inés a conquistare finalmente la
felicità.
Catrinel Marlon e Vincenzo Amato
Elvira, con Lucia Sardo, Giorgio Pesce e Nino Frassica - in onda l'11 settembre 2016.
Il piccolo Andrea non riesce a prendere sonno nella casa dei nonni. Di fronte a lui si staglia
il grande armadio, da cui sembra provenire un sibilo sinistro. Spaventato, il bambino
chiama in soccorso Nonna Elvira che, utilizzando un linguaggio misterioso, riesce ad
allontanare il mostro. Nonna e nipote sono inseparabili: la donna, un po' magica, dialoga
con gli oggetti, arrivando anche a litigarci, coinvolge Andrea in giochi divertenti e bizzarri
ma, soprattutto, sa raccontare storie meravigliose e fa conoscere al nipotino il fantastico
mondo di Alice nelle Meraviglie. Sarà proprio grazie a lei che il piccolo maturerà dentro di sé
la voglia di fare lo scrittore. Il voice over del narratore chiude l'episodio affermando di non
averle mai dedicato alcun libro, forse perché sente che a scriverli con lui, è stata proprio lei,
Nonna Elvira.
Nino Frassica, Lucia Sardo e Giorgio Pesce
Le riprese si sono svolte fra Agrigento, Porto Empedocle, Ragusa, Caltanissetta
e i loro dintorni, e a Comiso, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo e Roma.
Fra le location il Teatro Donnafugata, il Castello di Donnafugata, piazza Duomo di
Ragusa Ibla, le spiagge di Marina di Ragusa, i vicoli di Chiaramonte Gulfi e
Monterosso Almo.
Miriam Dalmazio
Primo ciak per le “Donne” di Camilleri. Al via le riprese di Donne, un progetto per Rai Fiction realizzato da Anele di Gloria Giorgianni con Tore Sansonetti e Carlotta Schininà.
Tratto dall’omonimo libro di Andrea Camilleri, Donne – edito da Rizzoli – è un formato assolutamente inedito per la televisione: 10 piccoli corti da 10’ che andranno in onda su Rai Uno.
Per la prima volta si racconta in televisione l’universo femminile attraverso gli occhi di Andrea Camilleri, rappresentando sfaccettature e tipologie di donne forti, libere, sfrontate, ma molto femminili.
Il personaggio di Camilleri - presente nei racconti - è interpretato, nelle versioni adulte, da attori sempre diversi, ognuno con la propria identità dialettale.
Ricco di volti noti il cast: da Nicole Grimaudo a Claudio Gioè, da Anita Kravos a Giampaolo Morelli, a Carolina Crescentini, Neri Marcorè e Vincenzo Amato, con un cameo di Francesco Mandelli.
“Sono grata ad Andrea Camilleri per avermi offerto l'opportunità di raccontare profili di donne forti, autonome, indipendenti, donne che amano, che costruiscono, che scelgono, lontane dai luoghi comuni e dagli stereotipi – ha dichiarato la produttrice Gloria Giorgianni. - Credo che questo progetto rappresenti una bella sfida nel mescolare un linguaggio veloce e moderno dato dal formato da 10', con un contenuto di alto rilievo letterario”.
“Donne è un progetto innovativo per la fiction italiana, che si basa sulla straordinaria capacità di Andrea Camilleri di creare figure femminili memorabili” – afferma Eleonora Andreatta, Direttore di Rai Fiction. “Le donne di Camilleri, sempre centrali nei suoi romanzi, diventano questa volta protagoniste”.
Le riprese dureranno 4 settimane tra la Sicilia e Roma.
La regia è di Emanuele Imbucci. Le sceneggiature e i soggetti sono firmati da Chiara Laudani, Emanuele Imbucci, Alessandra Mortelliti, Davide Serino.
Nella produzione in collaborazione con Anele anche Comune di Ragusa, Banca Agricola di Ragusa, Camera di Commercio di Ragusa, Distretto Turistico Valle dei Templi (Ag), Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento.
(Comunicato stampa Anele, 20.10.2015)
Le «Donne» di Camilleri Oriana è una giovane prostituta, vive nella Pensione Eva, la Casa chiusa del paese, ma lei è diversa dalle altre. Dal suo sguardo senza sorriso e dal suo abbigliamento semplice, tutt'altro che ammiccante al sesso a pagamento, si capisce subito che ha un carattere deciso e che è capitata in quel postribolo per caso. Oriana è una giovane donna impegnata e, mentre infuria la seconda guerra mondiale, porta avanti un suo credo politico: è socialista. E Andrea, un ragazzo di 17 anni capitato anche lui per caso in quella Casa chiusa, non può fare a meno di innamorarsene
Si intitola «Donne» la serie di 10 film-fiction da 10 minuti ciascuno, tratta dal libro omonimo di Andrea Camilleri (edito da Rizzoli) e realizzata da Anele per Rai Fiction. Dieci ritratti femminili raccontati da un personaggio maschile, che è poi lo stesso autore, attraverso le proprie reali esperienze personali. Un inedito esperimento televisivo che, con la regia di Emanuele Imbucci, andrà in onda su Rai1 nella primavera 2016, probabilmente intorno all'8 marzo.
Nicole Grimaudo impersona Oriana: «È una donna che si colloca in un contesto particolare, le case di tolleranza dell'èra fascista, ma dove è una nota stonata. Lei non c'entra niente con quell'ambiente e lo dimostra con un atteggiamento diverso dalle altre 'signorine'. Per questo colpisce subito l'immaginazione di Andrea che si innamora del senso di ribellione, che da lei emana, e della sua passione politica. La leggenda vuole - continua l'attrice - che i fascisti che andavano a letto con lei non ne uscivano vivi: pare che avesse un pugno peggio di quello di Carnera. Ma Oriana ha un comportamento molto diverso con Andrea, perché da lui si sente trattata come un essere umano: è un ragazzo, ma è il primo gentiluomo che incontra in quel postaccio, è il primo che guarda le donne con tenerezza e rispetto».
Un'altra donna molto singolare è Pucci, impersonata da Carolina Crescentini: «Lei appartiene all'alta borghesia milanese - spiega l'attrice - e Andrea, che ha ormai una quarantina d'anni, la incontra a una festa per artisti. Pucci non è una acculturata, però le piace contornarsi di pittori, scultori e intellettuali pur non capendo nulla d'arte e pur facendo un sacco di gaffes quando apre bocca su argomenti che non conosce. Tuttavia è una molto sicura di sé e al tempo stesso sorprendente: durante la festa, vedendo che una giovane modella, sensuale e procace, ha l'ardire di spogliarsi e mostrarsi senza pudore, l'indomita Pucci si sente provocata: fa altrettanto e anche di più! Andrea con lei scopre l'imprevedibilità dell'universo femminile: l'irrazionalità che si scontra con la razionalità maschile».
Il primo episodio della serie, invece, rappresenta Elvira, ovvero la nonna di Camilleri, che qui è un bambino di sei anni: «Una nonna speciale - osserva Lucia Sardo che la interpreta -. È colei che introduce il nipotino nel mondo della creatività, della fantasia e della lettura: forse il primo passo verso la narrazione, che farà di lui uno scrittore». Seguono altre storie di donne, tutte forti, indipendenti, che compiono scelte inconsuete. I vari volti di un unico affresco, le tessere di un variopinto mosaico: Nunzia (Alice Canzonieri), Kerstin (Giulia Achilli), Ofelia (Linda Caridi), Ingrid (Elisabeth Kinnear), Beatrice (Miriam Dalmazio), Jolanda (Anita Kravos), Ines (Catrinel Marlon). Tra gli attori che impersonano Andrea, Neri Marcorè, Giampaolo Morelli, Claudio Gioè, mentre Nino Frassica incarna il «nonno Nené».
«Abbiamo scelto questi dieci personaggi su 39 racconti - spiega il regista - per rappresentare anche un'evoluzione temporale in dieci epoche diverse, tra gli anni Trenta e Ottanta, quindi differenti figure femminili, viste da un Camilleri che cresce, si modifica tra i 6 e i 60 anni circa, incontrando donne che gli cambiano prospettiva. Le vicende sono in parte autobiografiche, ma pure inventate e tra un episodio e l'altro esistono dei collegamenti, costituiti da piccoli oggetti o da gesti che ricorrono nel fluire della narrazione. La scommessa - aggiunge - è di amalgamare il materiale, per poi circoscriverlo e condensarlo in una formula breve: sono piccole storie, ma non è un piccolo cinema». Concorda la produttrice Gloria Giorgianni: «Un formato innovativo per la tv generalista che, dovendosi misurare con la brevità, consente una tessitura narrativa sfaccettata e più immediata. L'idea è di mandare in onda un episodio al giorno tra la prima e la seconda serata». Continua la Grimaudo: «Per noi attori la sfida consiste nel dover esprimere in poche scene un concentrato di sentimenti e di emozioni». E la Crescentini conclude: «Amo molto i cortometraggi, non puoi aggrapparti a nulla e ti costringono a scelte forti».
(Emilia Costantini, Corriere della Sera, 7.11.2015)
Tutte le donne di Camilleri L'universo femminile di Andrea Camilleri va in onda su Rai Uno, la prossima primavera approdano in tv le
Donne letterarie dello scrittore siciliano. La durata degli episodi della serie diretta da Emanuele Imbucci è inedita per la televisione italiana: dieci corti da dieci minuti ciascuno, tratti dall'omonimo libro del narratore di Porto Empedocle, edito da Rizzoli.
I copioni della serie sono firmati da Chiara Laudani, Alessandra Mortelliti, Davide Serino e dallo stesso Imbucci. Dieci sceneggiature per dieci ritratti di donne. A dispetto delle trentanove narrate nel testo.
Vengono mostrate, per la prima volta sul piccolo schermo, le donne ideali e reali che hanno popolato l'arte, la vita e i sogni dello scrittore. La serie è girata in 4k, con un'alta risoluzione dell'immagine. L'intenzione è quella di raccontare in tv, con un taglio cinematografico, le storie di dieci donne forti, libere e femminili.
È un progetto per Rai Fiction prodotto da Anele, la società fondata nel 2013 dalla quaranten-ne produttrice palermitana Gloria Giorgianni (nipote di Elvira Sellerio), insieme alla cugina, la coetanea Carlotta Schininà, imprenditrice ragusana del settore alberghiero. Alla produzione partecipa anche Tore Sansonetti. Il direttore della fotografia è Federico Schlatter. Il montaggio è opera di Marco Spoletini. Le musiche sono di Matteo Curallo, della scuderia Sugar di Caterina Caselli. Dopo il passaggio televisivo, è prevista la distribuzione della serie sul web e sulle piattaforme digitali.
«L'idea - sostiene Gloria Giorgianni - è quella di raccontare un mondo femminile "nuovo" attraverso la prospettiva peculiare di un intellettuale. Vogliamo rappresentare delle donne che scelgono la modernità come strada per ottenere la propria affermazione nella società in cui vivono. Ma questo progetto costituisce una sfida anche dal punto di vista formale. Perché usa gli stilemi del corto per raccontare storie di alto profilo letterario». Il punto di vista della serie è quello dello scrittore che si fa personaggio. Andrea Camilleri è interpretato, nei vari episodi, da attori di età diversa, ciascuno caratterizzato dal proprio accento.
Il cast è ricco di volti noti, in gran parte siciliani. Il corto intitolato
Elvira racconta la storia del piccolo Camilleri (interpretato da Giorgio Pesce), un bambino di sei anni che non riesce a prendere sonno nella casa dei nonni. Spaventato, chiede aiuto a nonna Elvira (Lucia Sardo). Nino Frassica, che appare in un cammèo, interpreta Nonno Nené.
In Beatrice, Camilleri ha il volto di Glen Blackhall. Finita la seconda guerra mondiale, per ballare il boogie fa coppia con la bellissima Beatrice (Miriam Dalmazio). Ma quando la ragazza annuncia il fidanzamento con Filippo (Giuseppe Tantillo), Andrea non riesce a nascondere la sorpresa.
In Ines, l'episodio conclusivo della serie, Camilleri (Vincenzo Amato), sessantenne, durante un volo intercontinentale conosce Ines (Catrinel Marlon), una donna misteriosa.
Gli altri sette corti sono: Nunzia, con Giovanni D'Ateo e Alice Canzonieri;
Oriana, con Davide Torneai e Nicole Grimaudo; Kerstin, con Gabriele Rossi, Johannes Brandrup e Giulia Achilli;
Ofelia, con Dario Aita e Linda Caridi; Jolanda, con Claudio Gioè e Anita Kravos;
Pucci, con Giampaolo Morelli, Francesco Mandelli e Carolina Crescentini;
Ingrid, con Neri Marcorè ed Elizabeth Kinnear.
La lavorazione di Donne è durata quattro settimane di riprese, tra la Sicilia (Agrigento e Ragusa) e Roma. Dal 19 ottobre al 14 novembre 2015. Di Agrigento vedremo una spiaggia del litorale e una villa da cui si scorge la Valle dei Templi. Nel Ragusano le riprese si sono svolte tra il Teatro Donnafugata e la piazza Duomo di Ragusa Ibla, i vicoli di Chiaramonte Gulfi e Monterosso Almo, le spiagge di Marina di Ragusa, il Castello di Donnafugata.
«La città di Ragusa - sottolinea Gloria Giorgianni - ha partecipato in maniera collaborativa. Non solo a livello amministrativo. Infatti, ringrazio anche la Banca Agricola Popolare di Ragusa, la Fondazione Zipelli, la Camera di commercio di Ragusa e la Film Commission Ragusa». Carlotta Schininà, che ha curato i rapporti con le varie istituzioni della terra iblea, crede «nel cineturismo. Sono convinta che il territorio si debba aprire maggiormente alle produzioni cine-televisive. L'esempio del Commissario Montalbano è un caso che si studia nelle università». Schininà pensa che «il futuro sia rappresentato da una Film Commission ragusana pubblico-privata, che crei un catalogo nel quale trovare i luoghi e le professionalità. Per quanto ci riguarda, abbiamo dato lavoro alle maestranze locali». In un paio di anni, Anele - il cui nome omaggia Elena Battaglia, madre di Giorgianni - ha realizzato una serie di progetti. Da
Andrea Camilleri Il maestro senza regole, un docufilm con Teresa Mannino, andato in onda sulla Rai a
Il combattente, un documentario sul presidente Sandro Pertini, tratto da libro di Giancarlo De Cataldo, edito da Rizzoli e distribuito in sala da Sky Cinema. Per il 2016 la casa di produzione ha chiuso un accordo per un documentario con il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore. Ma il nuovo anno segna anzitutto l'esordio di Anele nel cinema di finzione con la realizzazione di
Lezioni in paradiso, l'opera prima dell'attore-sceneggiatore Marco Bollini.
(Andrea Di Falco, La Sicilia, 7.1.2016)
Dieci donne per una tv C’è la nonna siciliana che parla con la saliera, la sedia, il cucchiaio, gli alberi e le foglie, e passeggia per il giardino come tra le pagine di “Alice nel paese delle meraviglie”, scoprendo a ogni angolo un Cappellaio Matto, e poi si traveste da cliente del barbiere ed entra nell’armadio sotto gli occhi terrorizzati del nipotino, per cacciare il mostro che non se ne vuole andare non perché sia cattivo, dice, ma perché ha un pessimo senso dell’orientamento. E c’è la ragazza bella e solare che, nella prima estate di Dopoguerra, ballando il boogie-woogie, trova l’uomo dell’affinità elettiva, ma poi decide di sposare l’altro, in teoria più giusto per il suo futuro e la sua serenità, e lo fa proprio nel momento in cui prendere una direzione è come andarsene dalla festa appena cominciata, e allora per un attimo decide anche di non rinunciare all’irrinunciabile, ma senza mettere in crisi la scelta forte della vita. E c’è la giovane donna algida e controllata, che si nasconde dietro la sua eleganza e sembra davvero quello che appare, ma chi la osserva percepisce l’inquietudine dell’altra da sé, quella che forse neanche lei sa di poter diventare, e che a un certo punto esplode, lasciando emergere la vera natura di un carattere che è troppo tardi per lasciare libero. Ci sono dieci donne in dieci piccoli film da dieci minuti, e dieci momenti nell’esistenza dell’uomo che le osserva, lungo cinquant’anni di vita sua e del paese. Dieci piccoli film che partono dalla Sicilia di “Donne” di Andrea Camilleri (ed. Rizzoli) – un Camilleri non più padre del commissario Montalbano, ma coprotagonista non giudicante di un universo femminile non del tutto conoscibile – per affacciarsi in tv come se la tv fosse web, ma dopo il tg tradizionale della sera: dieci minuti a sera, su Rai1, dal 30 agosto.
Poi c’è l’undicesima donna: Gloria Giorgianni, la giovane produttrice della serie, anche nipote di Elvira Sellerio, colei che un giorno disse a Gloria la frase fondamentale “qualsiasi cosa ti succeda nella vita, non devi mai neanche per scherzo essere cretina”. E potrebbe forse essere l’undicesimo piccolo film, la storia di Gloria, ragazza quarantenne dai capelli rosso-normanno che è cresciuta in un microcosmo di zie, cugine, mamme e nonne molto camilleriane (non per niente Camilleri, habitué di Sellerio, è amico di famiglia), e che dopo aver lavorato su Montalbano nella casa-madre (la Palomar di Carlo Degli Esposti), si è messa in proprio fondando una sua società (Anele, con cui ora produce la serie “Donne” in collaborazione con Rai Fiction), per tornare a Camilleri da tutt’altra prospettiva. Tuttavia Giorgianni – accento palermitano e modus operandi milanese – previene la domanda sull’“uccisione” metaforica del padre professionale: “Carlo Degli Esposti è la persona che mi ha insegnato tutto e a cui sono grata”, dice, “ma c’è stato un giorno in cui ho sentito che dovevo mettermi a camminare da sola”. E oggi, oltre che ai precetti eterni di zia Elvira, che con quella frase sull’imperativo morale di non essere cretine le ha indicato la via nei momenti bui, Gloria a volte si appoggia, dice, anche ai consigli di Giovanni Minoli, persona che definisce “importante” nella sua formazione nonché punto di riferimento per “la profonda conoscenza del linguaggio televisivo”.
I dieci piccoli film, intanto, prodotti con Tore Sansonetti e Carlotta Schininà, (con regia di Emanuele Imbucci, copertina “animata” di Simone Massi e musica di Matteo Curallo con realizzazione Sugar music), sono per Giorgianni la bandiera di una produzione “economicamente leggera”, dice, e multimediale, con progetti che partono dalla realtà (Giorgianni ha prodotto anche un documentario sulla rivoluzione in Siria e un instant-movie sugli esordi di Federico Pizzarotti, sindaco grillino di Parma), ma soprattutto dalla letteratura (la prossima serie sarà tratta da “Passeggeri notturni” di Gianrico Carofiglio, ed. Einaudi), con l’idea di arrivare contemporaneamente a web, tv e cinema con uno stesso prodotto che si adatti a molti usi. Quando Giorgianni ha fondato Anele, la sua era una start-up. Poi sono arrivate le chiamate dall’estero (Canal Plus) e i progetti televisivi italiani. In nuce, però, c’era già l’obiettivo di una “collaborazione tra media”, come quella con il sito del Corriere.it nel caso del documentario su Pizzarotti, girando il quale Giorgianni si ritrovò, a un certo punto, sul camper del Beppe Grillo non ancora bisbetico, a monte del ballottaggio vincente che diede il via allo “tsunami” a cinque stelle. Sempre dal web è arrivato il primo successo di Anele: la serie “Under”, tratta dal romanzo della giovane Giulia Gubellini (Rizzoli). Anche in quel caso, come oggi, la materia prima era la parola scritta.
Arrivata a Roma nel Duemila, “per amore” e senza ancora sapere bene che cosa fare, Giorgianni era già abbastanza sicura di non voler lavorare nelle biotecnologie, oggetto di studi universitari in quel di Palermo. Come spesso accade, l’ispirazione le venne strada facendo, e cioè dopo l’apprendistato a “Così va il mondo”, programma di Enrico Deaglio, e soprattutto durante i dieci anni da editor e producer nella suddetta Palomar, anni in cui le si chiarì il concetto: “A me piace organizzare”. Pur essendosi messa in proprio nel 2012, non è una rottamatrice in senso classico: non vuole tagliare radici, ma “trasformare nella forma”. E le “Donne” di Camilleri le sono sembrate materia abbastanza universale, nonostante il contesto per metà siciliano, per l’esperimento in prima serata su rete ammiraglia (nel cast, tra gli altri, Neri Marcoré, Carolina Crescentini, Francesco Mandelli, Nicole Grimaudo, Claudio Gioè, Vincenzo Amato, Anita Kravos, Nino Frassica, e Leo Gullotta come voce narrante). L’uomo che guarda – un Camilleri auto-romanzato, e sempre interpretato da attori diversi – è comprimario di un racconto in cui le dieci donne entrano in un percorso di conoscenza (lungo una sera o un anno non importa) e ne escono con lo stupore, l’orgoglio o lo smarrimento di chi ha trovato dentro di sé risorse sconosciute. “Sono ritratti in cui la brevità nulla toglie alle sfumature e all’intensità”, dice Giorgianni, “istantanee di donne molto diverse, di epoca diversa dalla nostra, ma moderne sia nel modo di affrontare dolore e felicità sia nell’autoironia e nella capacità di reagire”.
In qualsiasi punto dei dieci episodi, la protagonista potrebbe essere una donna qualsiasi tra quelle nascoste nel pubblico, in uno degli attimi che hanno deciso la sua vita. E forse per suggestione, forse per gioco di associazioni mentali, anche la selvaggia e apparentemente distante da ogni possibile ragazza “millennial” Nunzia, personaggio del primo episodio (interpretato dalla giovane attrice ragusana Alice Canzonieri), diventa canovaccio per piccole divagazioni esistenziali: Nunzia vive nella natura e in qualche modo ne fa parte, mangia carne cruda di serpente, vive sull’albero come un Barone Rampante e ride come mai si riderebbe a tavola, ma è capace di insegnare ad Andrea (alter-ego bambino di Camilleri) come si possa essere resilienti, inventandosi un modo per stare al mondo: nel suo caso, trattando da suo pari un ragazzino dodicenne, l’unico in grado di capirla e di esserle davvero amico in un mondo contadino e superstizioso, dove amore e scandalo sono sempre connessi e dove non si sa se sia più bestiale l’istinto o le contromisure prese per contenerlo. Né è possibile confinare alla sua epoca Beatrice, la ragazza del boogie-woogie, presa com’è dal dilemma dei dilemmi (per uomini e donne, e non solo a vent’anni): mettersi al sicuro e perdere le altre infinite possibilità quando ancora tutto sembra possibile o andare avanti nell’incertezza, temendo di ritrovarsi, come l’Andrea ormai alle soglie della vita adulta, ancora in mezzo alla pista, sì, ma quando ormai non c’è più nessuno per ballare?
Beatrice è ritratta nel bel mezzo degli anni Quaranta, tra compagni di studi e reduci dalla guerra che hanno riscoperto la voglia di vivere, nella prima estate di pace in cui un disco americano permette a un gruppo di amici di sentirsi tutti compagni e nessuno fidanzato, tutti soltanto parte di spensierate “coppie ballerine”, tutti uguali sul campo innocuo del flirt latente e senza impegno. Ma Beatrice potrebbe benissimo essere una trentenne di oggi, sul campo altrettanto apparentemente spensierato, ma in realtà angosciante, dell’infinita possibilità reale e virtuale (via social network): campo immenso, ma anche stanza le cui pareti sembrano già restringersi addosso. E magari, come fa Beatrice negli anni Quaranta, anche la trentenne del 2016 prenderebbe la strada sicura, larga, forse piacevole e forse noiosa, e saprebbe abbandonare con freddezza, anche se non senza debolezza, l’amour fou che chissà dove potrebbe portare: a perdersi? a essere felici? E il ragazzo che guarda Beatrice, lì per lì sconvolto, ne subisce la decisione ma alla fine sembra pensare la stessa cosa, sembra quasi capirla, anche se in quel momento è lui la vittima, forse perché sa che al posto suo farebbe lo stesso, come faranno lo stesso più avanti molti suoi amici e molti sconosciuti, uomini e donne, nell’attimo della scelta che non si sa più come definire (più stupida? più ragionevole?) tra la cosiddetta “ragione” e la cosiddetta “passione”. (Ed è così che la scanzonata ma razionalissima Beatrice, vista dall’oggi, arriva a sembrare persino una paladina anti società liquida di Zygmunt Bauman).
In dieci minuti, si diceva Gloria Giorgianni prima di iniziare a lavorare al progetto di “Donne”, voglio riuscire a non restare in superficie, a dare profondità a un frammento, lasciando emergere la personalità di quelle dieci donne per com’è nei racconti da cui provengono, ma liberando spazio per la reinterpretazione dello spettatore, l’occhio che guarda e che ci vede quello che ci vuole vedere, a secondo di come e di che cosa sta vivendo. Intanto, resta nell’occhio la solitudine di Pucci (Carolina Crescentini), ragazza di buona famiglia che si difende dal mondo con una maschera di perfezione fatta di cappotti sagomati, capigliatura perfetta e sguardo assente, non scalfito dalle battute altrui, incurante della vita che scorre accanto, fino al momento in cui la prima goccia d’alcol nel bicchiere di astemia risveglia, nel modo meno borghese possibile, la rabbia di non essere vista oltre alla facciata borghese. E resta nell’occhio anche l’ingenuità serena della scandinava Ingrid, studentessa che conosce il professore italiano Andrea mentre è in trasferta a Copenhagen, e con grande naturalezza lo invita a passare la notte a casa sua, al di là dello stretto, in Svezia – e però in Svezia “casa sua” può anche voler dire casa ancora condivisa con gli informalissimi genitori, pronti a soccorrere lo straniero che ha un mancamento all’idea di dormire con Ingrid nella stanza tardo-adolescenziale, piena di cuscini a forma di gatto, pelouche e foto delle amiche, nonostante Ingrid possa già discettare per ore, e a livello universitario, di Luigi Pirandello e dell’incompiutezza de “I giganti della montagna”.
Ma forse c’è una donna che contiene in nuce tutte le altre, ed è la nonna di nome Elvira, protagonista dell’ultimo episodio: una specie di fata pia e burlona che indica al piccolo Andrea (e allo spettatore?) il trucco per trovare il bello nel brutto e il buffo nel triste, e il segreto “per aprirsi alla fantasia ed esercitarla”, senza mai dimenticare di essere “onesti con se stessi”, dice, ma lasciandosi la libertà di andarsene in giro per la propria vita sorridendo delle foglie che sono “verdi d’invidia per l’arcobaleno” o trasecolando, come l’Alice di Lewis Carroll, alla vista del “ghigno senza gatto” e dell’incredibile che è in tutte le cose.
(Marianna Rizzini, Il Foglio, 1.8.2016)
LE “DONNE” DI CAMILLERI IN PRIMA TV ASSOLUTA SU RAI1 E SUL WEB 10 film fiction da 10 minuti ciascuno , 10 storie di altrettante figure femminili affascinanti
e misteriose: “Donne”, tratto dall’omonima raccolta di racconti di Andrea Camilleri edita da
Rizzoli, è un innovativo format modulare e multipiattaforma, in onda in prima tv assoluta a
partire da martedì 30 agosto alle ore 20.30 su Rai1 e online sulla piattaforma RAI.
Fra autobiografia e romanzo, “Donne” è un viaggi o temporale che parte dagli anni Trenta
per arrivare agli Ottanta, attraversando i cambiamenti della società, del costume e della figura
femminile, ma anche le diverse età della vita del grande scrittore siciliano, dall’infanzia
all’adolescenza fino all’età adulta.
Negli splendidi scenari di Ragusa e Agrigento , un racconto alla scoperta della seduzione, del
sesso e di quel formidabile e irrisolvibile enigma che è l’universo femminile: dalla ferina e
selvatica Nunzia (Alice Canzonieri), passando per la prostituta socialista Oriana (Nicole Grimaudo), la splendida svedese Kerstin (Giulia Achilli), la giovane Ofelia (Linda Caridi)
sconvolta dagli orrori della Seconda Guerra Mondiale, la bellissima Beatrice (Miriam Dalmazio), amica e compagna di boogie del protagonista. Il percorso simbolico di “Donne”
segue lo scrittore a Roma, dove incontra la cameriera friulana dal grande cuore Jolanda
(Anita Kravos) e la nobile ed elegante Pucci (Carolina Crescentini), e nei suoi viaggi , che lo
portano a conoscere l’affascinante ed emancipata studentessa Ingrid (Elizabeth Kinnear) e la
misteriosa Ines (Catrinel Marlon). Il racconto si conclude laddove era iniziato, in Sicilia e
nell’infanzia di Camilleri, con il ritratto dell’amatissima nonna Elvira (Lucia Sardo).
A dare volto e voce ad Andrea Camilleri nelle fasi della sua vita sono Neri Marcorè, Giampaolo Morelli, Claudio Gioè, Vincenzo Amato, Dario Aita, Glen Blackhall, Gabriele Rossi, Giorgio Pesce, Giovanni D’Aleo, Davide Tornesi.
La serie vede inoltre la partecipazione di Nino Frassica, Francesco Mandelli, Johannes Brandrup. Il voice over è
di Leo Gullotta.
“Il format da 10 minuti, con le sue declinazioni multipiattaforma, rappresenta
un’innovazione nella produzione fiction – afferma la produttrice Gloria Giorgianni -
perché mantiene nella trasposizione televisiva la leggerezza e la potenza del racconto breve
e al contempo coniuga la qualità letteraria a un linguaggio moderno e cross - mediale”.
“Donne” è prodoto da Anele di Gloria Giorgianni in collaborazione con Rai Fiction, con la
regia di Emanuele Imbucci e il contributo del Comune di Ragusa, di Film Commission
Ragusa, della Camera di Commercio di Ragusa, della Banca Popolare di Ragusa, della
Fondazione Zippelli (RG) e del Distretto della Valle dei Templi (AG). Musiche originali di
Matteo Curallo (Edizioni Suga r Music).
L’appuntamento con il primo episodio di “Donne”, Nunzia, è per martedì 30 agosto 2016
alle ore 20.30 su Rai1 e online sulla piattaforma RAI. I dieci episodi saranno poi in onda
ogni giorno dal lunedì alla domenica per due settimane (con stop nelle giornate di giovedì 1, domenica 4, lunedì 5).
(Comunicato stampa Anele / Rai Fiction)