Il Messaggero 25.10.1999
Su Raidue
Montalbano: indagini, eros e pasta alle sarde
ROMA — Un paesino della Sicilia che non esiste sulla carta
geografica, salsedine, pasta con le sarde e delitti. Luca
Zingaretti
è di nuovo il commissario Montalbano in La forma dell'acqua
e Il cane di
terracotta, due film tv nutriti
ancora una volta dalla colta regia di Alberto Sironi, che
sbarcheranno su Raidue in primavera e sono stati tratti dai
primi gialli di Andrea
Camilleri. Un ritorno alle origini
per due storie di mafia, eros e thanatos. Complicate come
un rompicapo, dure, aspre, sporche, passionali e sensuali.
al fianco di Montalbano, come sempre, la sua fidanzata Livia, interpretata da Katharina
Bohm.
la Repubblica - Domenica, 24 ottobre 1999 - pagina 1
di CARLO MARINCOVICH
PER 5 MILLIMETRI
LA FERRARI ha vinto un altro e avvincente gran premio, quello nel tribunale di Parigi. Tutti sul podio, da Montezemolo in giù, compresi gli avvocati che sono stati grandiosi al pari dei tecnici di Maranello. In soli tre giorni sono riusciti a fare un miracolo: da vinti a vincitori, condannati per dieci millimetri sono stati assolti per cinque millimetri. Irvine e la Ferrari restano in testa alle classifiche piloti e costruttori. E' stato bellissimo questo Gp di Parigi vinto dalla Ferrari. Ma, ma... c' è sempre un ma. In una corsa di fine campionato, quando tutto è delicato e complicato, come si fa, per esempio, a misurare "un' ombra" con strumenti inadeguati? COSA aveva usato l' illustre delegato tecnico (fa il paio col delegato di polizia dei libri di Camilleri) per una misurazione di questo calibro? La fettuccia che il sarto porta sulle spalle? Un segno sul bancone come quelli che ti vendono le stoffe? Mah! Questo non s' è capito. E l' ancor più illustre delegato tecnico della Ferrari, mister Brawn, cos' ha portato in aula di tanto convincente per giudici di mezza Europa? Un microscopio? Un raggio laser? Mah! Non s' è capito neppure questo. Ma tralasciamo il problema tecnico. Ce n' è anche uno giuridico che nasce da questi benedetti regolamenti tecnici e sportivi. In Malesia viene invocato un articolo, a Parigi ne spunta fuori un altro. Badate bene: se aprite queste voluminose "pandette" federali il secondo articolo è poche righe più in là del primo, mica in un altro libro dimenticato in cantina dalla nonna di Mosley. Ma nessuno l' aveva visto. Bravura degli avvocati, con occhi da falco. Prima sembravano intoccabili quei dieci millimetri poi si viene a sapere che c' era una tolleranza. Va benissimo, siamo in una società civile, la tolleranza ci vuole. Ma sarebbe meglio saperlo prima con chiarezza. Possibile che la tolleranza venga scoperta dopo tanti calcoli, progetti, verifiche al computer, gallerie del vento e tanti soldi spesi? E i commissari sportivi che avevano avallato tutto questo pasticcio di metri fantasma, di centimetri e millimetri impalpabili? Ah, questo s' è capito: le procedure, la fretta, e bla bla. Vogliamo parlare anche della stampa? S' è capito pure questo: asini tutti noi ad aver capito male quello che aveva detto Ecclestone ("E' uno scandalo" riferendosi alla squalifica della Ferrari), e quello che aveva detto Mosley ("Ah, le regole sono sacre"). Beh, ci siamo abituati: la colpa è sempre nostra. Per essere più chiari: non stiamo denigrando la Ferrari per come ha spezzato le reni a tutti. Laurea con 110, lode, abbraccio accademico e pubblicazione. Davvero, per tutto questo ed altro. Ma, ciò detto, come si fa a credere ai miliardi, alle tecnologie, alle regole sacre e ferree, a questo e a quello quando poi tutto rischia di crollare per un metro avariato, una squadra un po' storta, un occhio appannato, una mano tremula? Ma davvero la F,1 è anche questo?
Specchio 23 ottobre 1999
Ai capi piace giallo
Che libri tengono sul comodino i responsabili delle piu' importanti testate
italiane? Un classico o un thriller? Un saggio o un romanzo? Un testo impegnato
che serve per il lavoro o un racconto d'evasione? Un bestseller o una chicca
da intenditore?
E' Andrea Camilleri il piu' letto dai direttori di giornali italiani.
Viene cosi' confermato il suo momento magico: sei dei dieci romanzi italiani
piu' venduti sono i suoi.
"E' la cosa che mi ha rilassato di piu' nell'ultimo anno" racconta
Ennio Chiodi, direttore di T3 - credo ormai di avere letto l'opera
completa".
Appasionati del giallista siciliano anche Marcello Sorgi de La stampa
(ha appena letto Il corso delle cose), Riccardo Berenghi
del Manifesto (che lo alterna ad altre letture), Gaetano Rizzuto
del Secolo XIX e Pierluigi Magnaschi dell'Ansa.
Brevi e accattivanti, le indagini del commissario Montalbano sono ideali per i
momenti di relax. Secondo il direttore dell'Ansa, pero', aiutano anche a
mantenere un filo diretto con il lavoro: "Perche' la lettura serve per
sorvegliare lo stile, e Camilleri, in questo senso, e' perfetto. Una specie di
sentinella. L'eleganza dehli aggettivi, per esempio. Lo leggi e ti ricordi
quanto sia importante"...
di Matteo Gamba e Simone Spina
Curiosita' ...
Una curiosità autobiografica su Camilleri, non ha mai sostenuto l'esame di maturità perché a metà maggio del 1943 il preside del liceo classico di Agrigento, frequent
ato da Camilleri, decise che sarebbe valso il solo scrutinio a causa dell'imminente sbarco in Sicilia delle forze alleate. A giugno infatti inizia come ricorda lo scrittore 'una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o su camion tedeschi e italiani sotto un continuo mitragliamento per cui bisognava gettarsi a terra, sporcarsi di polvere di sangue, di
paura.