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Porto Empedocle alla BIT di Milano.

Conferenza stampa per la presentazione dello Stand


Il “palazzetto” di rappresentanza della regione Sicilia a Roma è veramente un pezzo di Sicilia. Ed è in questo angolo insolito di Sicilia che, questa mattina, si è svolta la conferenza stampa (alla presenza del sindaco, del vice sindaco, dei deputati, dell’assessore alla cultura di Agrigento ma, soprattutto, alla presenza di Andrea Camilleri, nonché della mia :-PPPP) per la presentazione dello stand di Porto Empedocle alla BIT di Milano. In compagnia di Lucia (una mia amica catanese) aspettiamo nell’atrio, insieme a vari giornalisti, l’apparizione del Sommo che, ci dicono, è già arrivato. Nel frattempo ci stringono la mano l’Onorevole Giuseppe Scalia e il Senatore Giuseppe Ruvolo, il sindaco Paolo Ferrara e il vicesindaco Massimo Fioretti e anche un paio di tizi che si presentano come giornalisti e che, essendo sprovvisti di fotografica, mi chiedono se potrò spedirgli le eventuali foto che farò… (ah, forse ho capito… sono giornalisti come lo sono io!! ;-)

Il Sommo fa il suo ingresso, e fra tanta gente viene proprio verso di me salutandomi sorridente. (WOOOOW!!!!!!:-DDDD)

Ci fanno strada nel salone.

La sala conferenze è arredata in perfetto barocco siciliano, con tanto di pavimentazione a mosaico e puttini appesi alle pareti, dove al centro troneggia un bellissimo tavolo rettangolare (apparecchiato con tre stupende gigantografie con scorci di Porto Empedocle, nell’ordine: S. Calogero nel giorno della processione, una magnifica vista della Scala dei turchi e una veduta del porto con la torre di Carlo V). Il tavolo più che sembrare atto alle conferenze è uguale ‘ntifico a quello affrescato da Leonardo nel Cenacolo, tant’è che fanno accomodare il Sommo al centro di esso e prendono posto, alla sua destra: il sindaco, alla sua sinistra: il vicesindaco e a seguire tutti i discepoli della giunta empedoclina. ;-) Dalla parte opposta, i giornalisti… E chi si siede proprio davanti al Maestro?! Ma, io naturalmente… perché avevate dei dubbi, forse?! :-PPPP

Prima che inizi la conferenza, tra il parlottare degli astanti, il Sommo mi fa: “devi venire il 24 febbraio a S. Lorenzo in Lucina e il 10 marzo all’Università di Pisa.” Bèh, come spesso mi capita quando sono molto emozionata o commossa, non sono riuscita a spiccicare verbo, gli ho elargito solo un gran sorriso… (che figura!!!! :-\)

Telecamere accese… si inizia!


Paolo Ferrara (sindaco di Porto Empedocle): Ringrazio la stampa per essere venuta, qui, al nostro invito. L’argomento in oggetto è la presenza del comune di Porto Empedocle alla BIT di Milano. Per noi è un evento storico, siamo stati presenti in molte manifestazioni ma la BIT di Milano, la Borsa Internazionale del Turismo, è un evento straordinario per la nazione, è un punto di riferimento per portare all’esterno le risorse e i bei luoghi della città di Porto Empedocle. Purtroppo, nel passato, della nostra città, se n’è parlato in maniera molto brutta. Oggi, questa conferenza stampa l’abbiamo voluta fare proprio qui, a Roma, per avere accanto a noi il professore Camilleri. Una persona straordinaria, una persona che ci ha veramente aiutati in tutti i modi possibili e immaginabili per far conoscere Porto Empedocle: Vigàta. Noi addirittura siamo partiti da piccole cose… mettendo delle insegne all’entrata del paese: Porto Empedocle - Vigàta. E devo dire che abbiamo avuto non ottimi ma magnifici risultati, perché sono venuti a Porto Empedocle turisti da tutto il mondo. Ripeto, sempre grazie all’aiuto del professor Camilleri. Siamo qui, oggi, a Roma, per averlo accanto a noi. Perché ci aiuti veramente a risollevare la nostra città, almeno per quanto riguarda il turismo, con il suo nome che è conosciuto in tutto il mondo. Noi chiaramente saremo presenti alla BIT di Milano portando le cose belle che noi abbiamo, i nostri prodotti, le nostre tradizioni… perché il nostro modo di vivere a Porto Empedocle lo vogliamo far conoscere al turista. Fargli sapere anche che siamo l’unico paese collegato con le isole Pelage, con Lampedusa e Linosa. Infatti, partendo da Porto Empedocle vi è a disposizione un traghetto che può portare i turisti a Lampedusa. Abbiamo avuto anche dalla Regione Siciliana aiuti per dei colloqui con le società navali per far sì che in futuro tornino le grossi navi da crociera, una volta che si riuscirà a ripristinare il porto come era un tempo, perché purtroppo i fondali di fronte al porto vanno dragati. Speriamo che nel futuro riusciremo a trovare un accordo con queste società per inserire Porto Empedocle nel loro tour turistico. Abbiamo a due passi la Valle dei Templi, Agrigento riconosciuta patrimonio dell’UNESCO… e non caso è qui con noi l’on.le Scalia, che è anche vice sindaco del comune di Agrigento, e con lui ci confrontiamo, discutiamo, per cercare di portare a termine dei progetti per poter rilanciare la provincia di Agrigento. Quindi, questa conferenza stampa sancisce anche questa unione con Agrigento per poter veramente avvicinare il turista nelle nostre zone. Concludo ringraziando, nuovamente, di vero cuore, a nome della città di Porto Empedocle, a nome dell’amministrazione comunale, il professor Camilleri. Credetemi, nel passato nella nostra città c’è stata una realtà molto difficile… ora qualcosa si muove, l’economia si sta mettendo in moto e noi abbiamo puntato anche sul turismo, per dare un’immagine diversa. Ci stiamo riuscendo grazie al professor Camilleri. L’ho detto tante volte, lo voglio ripetere qui a Roma con il professore accanto a noi, perché grazie a lui Porto Empedocle è diventato un punto di riferimento turistico. Ricordiamo anche Pirandello, in certi momenti lo abbiamo anche conteso con Agrigento… ora è in comproprietà. Devo dire che alla BIT di Milano saremo presenti con la provincia di Agrigento, la città di Agrigento, il comune di Porto Empedocle e il comune di Racalmuto, dove il professore Camilleri è direttore artistico del teatro. Come amministrazione comunale stiamo cercando di ridare alla città due grandissime strutture: la torre di Carlo V, come potete vedere in questa foto, e il cineteatro Empedocle che vogliamo ristrutturare e consegnare alla città come teatro. Passo la parola all’assessore Lazzara che ha organizzato questo evento.

Alfonso Lazzara: Io vi ringrazio ma ho poco da dire… dopo che ha detto tutto il sindaco cosa posso aggiungere? Porto Empedocle si candida, con il grande aiuto del professor Camilleri, a rilanciare la sua attività turistica. Qualche notizia flash per integrare quello che ha già detto il sindaco. Abbiamo avviato un porticciolo turistico all’interno del porto. Il porto di Porto Empedocle è di interesse nazionale, è l’unico porto di interesse nazionale della Sicilia centro meridionale, ed ha una enorme valenza commerciale, noi abbiniamo alla valenza commerciale del porto il porticciolo turistico, che può essere l’approdo per il turista che va a visitare la Valle dei Templi, perché noi siamo il porto della Valle dei Templi. Diceva bene il sindaco: stiamo puntando sulla crocieristica. Certamente puntiamo sullo sviluppo del territorio ma non dimentichiamo i servizi essenziali. Si fa turismo se si dà al cittadino l’acqua, ad esempio. Molto spesso ci si lamenta che in Sicilia manca l’acqua, fortunatamente la città di Porto Empedocle non soffre di questa carenza. Abbiamo anche puntato sulla pulizia della città… proprio in questi giorni siamo stati sulla stampa nazionale con il servizio del vigile ecologico il quale ha beccato sul fatto una persona che invece di conferire nei cassonetti andava a conferire sotto il balcone di un abitante della città di Porto Empedocle. Il vigile ha fatto un’indagine meticolosa, oserei dire alla Montalbano, e ha avuto il risultato di beccare il cittadino, che non rispettava le regole, sul fatto. Questa vuole essere una nota di colore per gli altri che interverranno, vi ringrazio dell’attenzione.

Maurizio Cimino (Presidente del consiglio comunale): Io porto un saluto dal consiglio comunale di Porto Empedocle e saluto gli onorevoli e il professore Camilleri che ha partecipato come testimone a quest’iniziativa. Ringrazio la regione Sicilia per averci ospitato qua a Roma.

Per quanto riguarda la vicenda Porto Empedocle, diciamo che noi come consiglio comunale la seguiamo da qualche anno, nei limiti delle risorse finanziarie, e stiamo cercando di dare un indirizzo di sviluppo e di ripresa alla città dopo una parentesi industriale che ha visto così stravolgere quelle che erano le attitudini lavorative. Porto Empedocle nasce come “caricatore”, come porto commerciale e peschereccio. Di questo patrimonio industriale non è rimasto nulla. Abbiamo deciso, già da qualche anno, di ritornare, diciamo così, a quelle che erano le inclinazioni naturali, cioè un turismo che fosse commerciale, culturale, con la presenza di Pirandello e quella di Camilleri, con la presenza di Sciascia. Ma attorno a tutto questo, chiaramente, va costruito anche un modello di sviluppo, per poter paragonare Porto Empedocle a città che hanno uno sviluppo turistico, come quello legato ai santi – vorremmo diventare più Assisi che San Giovanni Rotondo. Chiaramente lo sviluppo deve anche essere modulato, deve essere pianificato e dobbiamo far sì che anche culturalmente la città possa rinascere. Penso che con l’aiuto del professor Camilleri, mettendoci a disposizione i luoghi dei suoi romanzi, avremo, proprio, la possibilità di far girare i film nei luoghi per come sono descritti nei libri, inoltre, ci mette a disposizione il nome Vigàta, nome che ci permette di pubblicizzare meglio la città. Stiamo lavorando come amministrazione e come consiglio comunale per far si che tutto questo si svolga in un contesto chiaramente pulito, da un punto di vista dei servizi essenziali, dal punto di vista della recettività turistica, dai circuiti enogastronomici che sono tutte quelle cose che permettono al visitatore di apprezzare Porto Empedocle. Porto Empedocle che nasce da una costola di Agrigento e si candida ad essere di nuovo la porta del mediterraneo verso la Valle dei Templi. Grazie.

Salvo Del Tuolo (?): Grazie per l’invito. Sono molto contento di partecipare a questo incontro promozionale della città di Porto Empedocle. Certo, avere uno sponsor del livello del professor Camilleri non capita tutti i giorni, vorrei averne pure io uno nella mia città. Sono particolarmente contento, questa mattina, di vedere in Sicilia il rinnovamento. Una Sicilia che vuole investire sulle cose naturali che ha: turismo e agricoltura. Maurizio Cimino accennava a un passaggio anche enogastronomico dove tutto questo si intreccia. Si intreccia in una realtà particolarmente vocata al turismo… vorrei andare oltre al confine di Agrigento-Porto Empedocle e dire, soprattutto agli amici della stampa, che andando verso l’area del trapanese si incontra la città di Sciacca dove è in corso un investimento di 250 miliardi delle vecchie lire, investite dalla Rocco Forte SpA, che è una delle catene più importanti del sistema alberghiero internazionale, questo la dice lunga. Siamo in presenza di un territorio che insieme alle specificità, alla realtà, della città può essere, deve essere, comunque, messo in un contesto di sviluppo del turismo. Una nota dolente, per quanto mi riguarda – sicuramente l’on.le Scalia si farà carico di quello che sto per dire – noi non immaginiamo un turismo senza infrastrutture. Non si può parlare di turismo quando mancano infrastrutture primarie: non ci sono strade, non ci sono porti, non ci sono aeroporti…. Ed è una realtà che sta venendo fuori a Porto Empedocle, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale ma, soprattutto, dell’attenzione che ha voluto riservare il Presidente della Repubblica, Ciampi, proprio sul dragaggio del porto di Porto Empedocle. Oggi si parla di possibilità di avere un’attività crocieristica. Se ne parla solo grazie all’intervento, due anni fa, circa, del Presidente della Repubblica che ha dato una risposta, al territorio, concreta. Ma il cerchio non si chiude qua. Ad esempio si cura l’autostrada Palermo-Trapani-Castelvetrano, tralasciando totalmente la Castelvetrano-Gela che percorre un lungo asse fino alla realtà di Agrigento, Porto Empedocle, Sciacca. Abbiamo anche una questione aperta sull’aeroporto. Voglio dire, troppo dobbiamo ancora lavorare sulle infrastrutture. Stiamo attivando tutta una serie di sistemi idrici per dare tranquillità alle nostre popolazioni dal punto di vista potabile. Questa iniziativa non fa altro che stimolare quelle esigenze che il territorio richiede. Grazie. Grazie soprattutto al professor Camilleri. Questa sua immagine ci aiuta a risalire la china in un territorio irto di difficoltà.

On.le Giuseppe Scalia: Brevemente, anch’io mi unisco ai ringraziamenti, soprattutto al sindaco che ha avuto la bontà di organizzare questo, agli amici presenti e al professor Camilleri. La presenza mia, nella doppia veste di parlamentare del collegio e di vice sindaco di Agrigento con delega al turismo, sancisce di fatto una sinergia tra Agrigento e Porto Empedocle che nel corso degli anni passati non c’è mai stata. Agrigento e Porto Empedocle io li considero unico porto, unico bacino turistico. Ed è interessante registrare questa sinergia tra due comuni con lo stesso intento, quello di cercare di dar vita ai cosiddetti distretti turistici mettendo assieme le potenzialità di due grandi città, di due grandi storie, nel tentativo di valorizzare al massimo non solo il mare, i beni culturali e non solo l’enogastronomia ma la grande vivacità culturale che per fortuna vede concentrarsi nel territorio agrigentino dei grandissimi personaggi: Pirandello, Sciascia, Camilleri. Questo vogliamo che diventi un valore aggiunto di un turismo che sia un turismo legato, oltre al mare e ai beni culturali, anche alla cultura e alla capacità straordinaria che hanno i siciliani e gli agrigentini di diventare personaggi importanti. Tutto questo passa attraverso uno sviluppo che non può non essere legato al turismo, non disdegniamo ovviamente insediamenti di tipo industriale compatibilmente con il territorio e con l’ambiente e, soprattutto, cerchiamo di razionalizzare quello che abbiamo. Le grandi infrastrutture e quant’altro hanno bisogno di tempi lunghi, sappiamo tutti quanto è difficile realizzare un’opera che trova una serie di impedimenti di natura ambientale, urbanistica e quant’altro. Sul turismo, invece, andiamo a puntare seriamente. L’evento di oggi testimonia la collaborazione piena fra comune di Agrigento e il comune di Porto Empedocle. Alla BIT ci presenteremo uniti per promozionare al massimo la potenzialità di queste due straordinarie città. E in occasione di questa sinergia fra comuni che stiamo creando un marchio che possa essere facilmente contraddistinto come unico rappresentante di Agrigento e di Porto Empedocle. Ci saranno anche una serie di paesi collaterali che intendiamo coinvolgere ma il fulcro della ricettività turistica saranno Agrigento e Porto Empedocle, nella speranza di superare situazioni clamorose che abbiamo in Sicilia. Qui è tutto particolare, ricordo a me stesso per ricordarlo a tutti gli altri, l’intera Sicilia ha il 30 per cento dei posti letto che ha la provincia di Rimini… questo ci deve far riflettere su come oggi possiamo poter ospitare un numero crescente di turismo che speriamo arrivi soprattutto dal mare. Agrigento è stata sempre individuata come area marginale, ci sono state delle battaglie epiche a cominciare dall’aeroporto di Agrigento che abbiamo trascurato, ma stiamo recuperando un ingresso in città che provenga dal mare. Da questo momento avremo più attenzione nei confronti del mare. Il mare può rappresentare davvero la svolta epocale per la città. Grazie.

Massimo Firetto (vicesindaco): Grazie al Sindaco, grazie alla stampa per essere presente, grazie al Presidente della Regione che ci dà l’opportunità di presentare oggi quelle che sono le nuove iniziative che mettiamo in campo. Qual è l’evento straordinario che ci fa arrivare a Roma, ci mette in contatto con la stampa per promulgare a tutto il mondo quello che stiamo realizzando? L’evento straordinario che oggi promulghiamo con le terre dei letterati - diceva poc’anzi l’On.le Pippo Scalia, attraverso una sinergia che nasce tra il comune di Porto Empedocle con il comune di Agrigento con l’ambizione di allargarla agli altri comuni - nasce questo nuovo prodotto turistico che è “La Terra dei letterati”. Dove si sta lavorando per avere un marchio unico per un itinerario culturale. Si dà forza, quindi, all’itinerario del turismo culturale. La terra dei letterati promuove questo itinerario culturale che mette assieme Porto Empedocle con Vigàta, la città letteraria del professore Camilleri, Racalmuto con Leonardo Sciascia, Tomasi di Lampedusa con Sambuca di Sicilia e Pirandello con Porto Empedocle e Agrigento. Questo itinerario culturale lo metteremo a disposizione del mondo intero per cercare di far “assaggiare” al lettore le varie pagine che potranno leggere di questi grandi autori. L’evento straordinario è che si parla normalmente di parchi letterari quando un autore non c’è più, io sono orgoglioso, sono fiero di avere un concittadino come Andrea Camilleri e sono fiero di parlare oggi di un parco letterario con l’autore, che mi permetta di dire professore, forse per la prima volta nella storia si discute di parchi letterari mentre l’autore è ancora in vita. Quindi è motivo di orgoglio per questa amministrazione comunale portare avanti quest’itinerario letterario che si fonda sulle pagine scritte dal professor Camilleri. Vorrei sgombrare il campo da alcune polemiche che ci sono state in riferimento a Vigàta… ma Vigàta è nel Ragusano o è la nostra Vigàta, la Vigàta di Porto Empedocle? Bèh a scanso di equivoci, la Vigàta cinematografica può essere dovunque. Può essere nel Ragusano, a Milano, può essere qualsiasi luogo che il regista ritenga opportuno e idoneo per girare i film. Della Vigàta letteraria, noi, ce ne sentiamo proprietari, perché nella nostra Vigàta si possono assaggiare, si possono sentire i luoghi dei libri del professor Camilleri, ed è per questo motivo che abbiamo pensato, come amministrazione comunale, di realizzare, attraverso l’appoggio dello stesso Camilleri, dei luoghi – noi li abbiamo chiamati "Camilleri story" e "Pirandello story" – dove chiunque può arrivare nella nostra comunità e avere la possibilità di sapere di tutto e di più di questi autori. In particolare con il "Camilleri story" ci sarà la possibilità di un collegamento con il Fans Club del professor Camilleri e quindi lì ciascun lettore avrà la possibilità di venire nella Vigàta non cinematografica ma nella Vigàta letteraria. Abbiamo alzato la testa in riferimento alla Vigàta cinematografica, cioè al set cinematografico che la Palomar insieme a Rai Fiction immaginano di realizzare. Per questa Vigàta di fine Settecento, con la presenza della torre di Carlo V o con la presenza della chiesa di Noto in stile barocco, ci siamo candidati – tenuto conto che si tratta di un parco e che si può realizzare in un posto piuttosto che in un altro – con l’amministrazione comunale, per averla anche nel nostro territorio, certamente quella descritta nei libri di Camilleri diventerebbe la nostra Vigàta. Queste sono alcune delle iniziative che stiamo portando avanti in riferimento alle iniziative culturali finalizzate alla letteratura. Infine, mi permetto di dire, non incrociando le dita da buon siciliano perché a quanto si dice pare che allunghi la vita (ha chiuso in bellezza :-\), il professore Camilleri compirà ottant’anni e noi come amministrazione comunale saremo lieti di fare una festa in grande, per l’orgoglio di avere tra i nostri cittadini un personaggio non importante ma importantissimo come il professor Camilleri. Abbiamo sintetizzato quello che potranno essere le iniziative, da qui a breve, della nostra comunità, ci tenevamo a realizzare questa conferenza stampa in pompa magna perché abbiamo ritenuto opportuno presentare la nuova Porto Empedocle, che non è solo quella dei fatti negativi. Questa è la nuova Porto Empedocle. La Porto Empedocle che parla di cultura, che parla di letterati, che parla di turismo. La Porto Empedocle che non è in competizione con la città di Agrigento. Cercheranno di promuovere prodotti turistici assieme per rinnovare questa comunità e promulgarla ovunque. Il professor Camilleri ha avuto la capacità di far conoscere la nostra comunità in molti paesi del mondo, ha introdotto il dialetto nei suoi testi cosa che pochissimi autori erano riusciti a far digerire ai lettori… questo siciliano che si intrufola nei libri di Camilleri. Ci premeva comunicare alla stampa che è nata questa nuova Porto Empedocle che culturalmente si chiama Vigàta e che ha degli itinerari culturali che mette a disposizione di tutto il mondo. Grazie.

E finalmente il Verbo :-DDDDD:

Andrea Camilleri: Presente la salma! Come disse Gioacchino Lanza Tomasi [In occasione del convegno "Letteratura e storia. Il caso Camilleri", svoltosi a Palermo nel 2002. Dalla replica di Camilleri: “Lanza Tomasi ha detto una cosa bellissima: che è difficile parlare con l’autore seduto in prima fila che ti sta a guardare. E’ come parlare davanti alla salma. Oggi, dopo un esame autoptico di tale intensità, orrore, la salma parla”, NdCFC]. Grazie! Questa mattina non sapevo di quest’ultima parte che mi è stata detta dal vice sindaco. Ero venuto ignaro che si sarebbe parlato di "Camilleri story"… Voglio spiegare, sincerissimamente, perché mi trovo qui, senza capire assolutamente nulla di ciò che riguarda il turismo, commercio o rotte turistiche delle navi e via di questo passo. Vorrei che fosse preso con assoluta sincerità quel che dico, vedete… In televisione, in questi giorni, non si fa altro che vedere avvocati di Bernardo Provenzano che si presentano in televisione e parlano di Bernardino Provenzano, di Bino. Oppure, abbiamo trasmissioni giustissime, doverose, sulla mafia, perché il silenzio non fa altro che favorire la mafia… va bene?!… Poi ci sono quelli che vogliono trasmissioni riparatrici. Che, già di per sé, la richiesta contiene un fatto di negatività. Questo mostra un altro aspetto della Sicilia, quello dove purtroppo i fasci luminosi che si puntano sono o rari o di scarsa intensità luminosa. Io sono venuto stamattina, per quel tanto di nome che mi posso portare appresso, per avvalorare, fare da testimonial, ad una iniziativa che porta il mio paese al BIT. Mi sembra importantissimo, fondamentale, mi sembra soprattutto l’altro aspetto della Sicilia che va parlata, nello stesso modo di come si parla dei fatti negativi che ci sono nella Sicilia… Mettiamo sul piatto della bilancia queste altre cose. Queste altre cose, sono fatte per volontà pura dei siciliani, per la voglia interna dei siciliani che hanno…. perché si sono rotti i cabbasisi a sentirsi definire solo in un unico modo. E questi siciliani che promuovono queste cose si trovano in una situazione di forte sforzo, tanto da dover fare contro (la mafia lo abbiamo detto) la burocrazia e il fatto che ci troviamo all’estremo Sud, con tutto quello che comporta. Nel Sud, quindi, c’è uno sforzo triplo in chi fa queste cose e le fa con la voglia semplicemente di dire: guardate, la Sicilia è anche, e soprattutto, un’altra cosa. Per questo stamattina sono contento di stare qui. Si torni a puntare sul mare, oltre che sulle strade, diciamo… certe situazioni viarie ormai non consentono più nulla di tutto questo… o su una situazione ferroviaria, che sappiamo, tutti, benissimo com’è arretrata, rispetto ad altre cose. Mi sembra una soluzione come l’uovo di Colombo… Quelle cose… toh, guarda!!! Cioè a dire: sì! Il dragaggio del porto… Io mi ricordo quando ero bambino, che si faceva – ora dice: va a finire all’apologia del fascismo, vabbè! Rischio, io antifascista di cadere in questo – ai tempi della buonanima, il porto veniva dragato regolarmente a scadenze semestrali. Mi ricordo la draga, il palombaro… una visione che io ho… all’improvviso tutto questo è sparito. Mio padre mi spiegava che era un porto soggetto a una certa grossa infiltrazione sabbiosa per cui doveva essere dragato. Quindi, ben venga che recuperiamo i bei fondali di una volta dove possono entrare navi turistiche… e ben venga il fatto che mi ha riempito di gioia, a ottant’anni, sentir dire: stiamo studiando un marchio comune Montelusa–Vigàta, cioè a dire: Porto Empedocle–Agrigento. Porca miseria!!!! Ma questa è una conquista enorme di civiltà. Dopo anni di imbecilli litigi… dove ci metteva anche il carico da undici zio Luigi Pirandello, perché se andiamo a rileggere, lui, preferiva l’attività frenetica che allora c’era degli zolfi sul posto, piuttosto che Agrigento: città burocratica. Mischini, che potevano fare? Lì c’era la prefettura eccetera, eccetera… Se si fa un marchio, guardate!, se si fa una ricerca di quello che è questo "triangolo sunnita", misteriosissimo: Racalmuto, Agrigento, Porto Empedocle, le scoperte che si rischiano di fare sono incredibili. Vi dico una cosa: se prendiamo il testo fondamentale per chi studia il teatro di Martin Esslin, intitolato "Il teatro dell’assurdo". Questo testo, trent’anni fa quando il teatro dell’assurdo cominciò - Ionesco, Beckett, Adamov - ad avere fama, risonanza internazionale, questo grosso critico inglese cominciò a esaminare il teatro dell’assurdo nel mondo, e quindi anche in Inghilterra - Pinter e tutti quelli che erano inglesi - se voi andate a guardarlo, ad un certo punto c’è scritto: Ezio D’Errico. Ezio D’Errico, oltre ad essere stato un grande giallista italiano degli anni trenta – pubblicato tutto nei gialli Mondadori, inventore di un personaggio straordinario di investigatore - è uno dei due autori italiani messi in scena da Giorgio Strehler… guarda caso. Giorgio Strehler non è che era tanto favorevole a fare testi di autori italiani perché non li trovava al suo livello… Uno è “Sacrilegio massimo”, del figlio di Pirandello, e l’altro è “L’uomo della luce” di Ezio D’Errico. Se andate a vedere le biografie del testo: nato ad Agrigento da genitori agrigentini… Cu u sapi?! Chi lo sa?! Quello è un girgentano puro sangue, vissuto ad Agrigento… Allora questo percorso fluviale che parte tutto da Luigi Pirandello - al quale noi tutti ci inchiniamo, perché siamo tutti figli, figliocci, figli diseredati, figli naturali, tutto quello che volete - e poi si arriva a Sciascia, e poi si arriva a me… o a chi volete voi… attenzione che c’ha dei rivoli inaspettati questo corso di fiume, importantissimi da tirare fuori di nuovo, mettere alla luce… perché nessuno conosce ‘ste cose… Confesso, manco io le conoscevo… e ho fatto questa gran bella scoperta. Sarebbe bello fare proprio una sorta di pianta del percorso e poi dire: attenzione, qui c’è la diramazione di… Si può fare una cosa grossa! Si può dimostrare questo singolarissimo fenomeno che nel giro di pochissimi chilometri nasce un genio assoluto come Pirandello, e poi nascono tanti bravissimi scrittori… non posso far altro che ringraziarvi a nome del mio paese. E poi, è, soprattutto, un risarcimento personale, perché, a me, vedere Montalbano in televisione, girato in luoghi che non sono il mio paese, mi dà un che di sofferenza. È anche vero, però, che quello è il mio paese di fantasia di cinquant’anni fa, èh! Non si può pretendere che per la propria fantasia uno dice: abbattiamo tutta Marinella e lasciamo due case come erano allora. Non si può! Però, voglio dire che è una bella cosa che si siano mossi per costruire questo set, che altro non è, a parte il percorso letterario… dove faranno tre romanzi storici - non di Montalbano, quelli è facile farli, sono ambientati oggi, quindi uno inquadra un paese e piglia anche le antenne satellitari, ma se uno deve girare "Il birraio di Preston", o "La mossa del cavallo"… piglia un paese: levate tutte le antenne, cambiamo le insegne, via i neon… Insomma, teniamo prigioniero un paese per un anno - in questo grande set di fantasia che sarà Vigàta. È chiaro che si può fare ovunque. Ogni buon direttore di fotografia sa che il colore del cielo, che il colore della terra e che il colore di un mare di un certo paese è irripetibile… possono spostarsi da Porto Empedocle a Ragusa… ma lì se fermano! [pronunciato proprio con cadenza romana, NdT] Ho un’esperienza antichissima su una sceneggiatura mia, di un lavoro di Sciascia: ci saltò una scena e piuttosto che tornare con tutta la troupe in Sicilia, la girammo nel Lazio: non legava! I colori della campagna laziale non erano quelli della campagna siciliana. Se devono fare uno sfondo con la torre di Carlo V qui devono venire… mi auguro che questa iniziativa vada in porto anche come personale risarcimento. Grazie!

Sindaco: Se volete fare qualche domanda…

Giornalista: Buongiorno professore. Partirei da quest’ultima considerazione. Visto questo suo impegno per Porto Empedocle pensa che condizionerà un po’ la sua creatività - lunga vita a Montalbano! - nel senso di dare più dettagli, proprio dei luoghi, nelle sue produzioni?

Camilleri: Non lo so… non sono cose sempre prevedibili. Cioè a dire: mentre io sto scrivendo mi viene davanti la Salita Granet, per esempio… e ce la metto. Capisce? Non posso preventivare. È chiaro che i miei luoghi sono quelli, non ne conosco altri. Vede… e c’è anche un’altra cosa, oggi è facile ambientare i romanzi... L’ho detto, non sono mai stato a New York, però potrei ambientare benissimo un romanzo a New York. Mi prendo una bella guida di New York, di quelle che ti dicono dov’è il tabaccaio - se mai esistono più. Io appartengo alla categoria dei ghettizzati fumatori, credo che abbiano levato i tabaccai dalle guide – e, quindi, uno può indicare una strada anche se non c’è mai stato. Il problema è che uno non sa mai ambientare bene una cosa se non c’è mai stato e, comunque, non può sapere mai bene come la pensa chi su quelle strade cammina. Quindi, io non mi posso spostare dal mio paese perché presumo di sapere come la pensano e come vive chi ci vive… presumo, perché nel novanta per cento dei casi sbaglio, ma quel dieci per cento che ci ‘nzerto...

Giornalista: Sarà la lontananza…

Camilleri: Sì, la lontananza. La lontananza fa…

Giornalista: Le aumenta i ricordi o glieli sbiadisce?

Camilleri: No, no! Li aumenta. Sa che cosa li fa sbiadire?, il fatto che nessuno – morti mia madre e mio padre - parla più in dialetto… Una volta telefonavo a Porto Empedocle, quando c’avevo gli amici, ancora - perché poi uno comincia a sentirsi un superstite. Telefonavo a Ciccio Burgio: “Ciccio, scusami mi scurdai comu si dici…” “Comu t'u scurdasti?!”… Faccio come quello che andava a risciacquare i panni in Arno… io mi vengo a risciacquare i panni 'a Marina… Vengo proprio per sentire la parlata… anche se la parlata si modifica sempre più.

Giornalista: Non so chi mi può rispondere… Il nuovo porto turistico quanti posti barca prevede?

Vicesindaco: Trecento posti barca.

Giornalista: Con quali servizi?

Vicesindaco: Dal rimessaggio, al ristorante, al bar…

Giornalista: Guardando questa foto si vede il porto peschereccio mentre dall’altra parte…

Salvo Del Tuolo: C’è un posto che si chiama la Plaia…. Noi la chiamiamo la pilaia, che è a fianco della torre Carlo V…

Vicesindaco: Abbiamo presentato un progetto di riqualificazione di tutta la zona che va dalla torre Carlo V a questo…

Camilleri: Ma sempre dentro il porto?

Vicesindaco: Sì.

Camilleri: Dove è il porto è bellissimo… Nel 1943, quando arrivarono gli americani, loro si trovarono con questo posto combinato in questo modo: la parte che va dalla torre all’altro braccio c’è la banchina, mentre da quest’altra parte c’è solo la pilaia… cioè, la spiaggia. Quindi, loro, con tutti i mezzi da sbarco che avevano, come gli anfibi, non potevano fare altro che venire da questo lato. C’era questo viavai incredibile degli anfibi e in tutto il paese vi era una sorta di pantano, perché gli anfibi, poi, si portavano l’acqua appresso che scaricavano via via che avanzavano… è una visione che non dimentico. Centinaia di questi mezzi che salivano sulla spiaggia… E poi c’era quella scritta meravigliosa sulla quale – i marinisi sono pronti, hanno delle pronte reazioni….gente estremamente schwiiiiit… sveglia… però li vidi perplessi perché c’era un manifesto gigantesco che copriva tutto intero la parte superiore del Caffè Castiglione - c’era scritto: “Chi trova bombi od altri oggeti esplosivi (e poi a carattere cubitali) NON TOCARELE! MA PORTARELE AL COMMANDO!", e i marinisi: "Ma comu… c'a minchia... comu facemu?!"

Il sindaco: Professore, lei conta di venire alla BIT a Milano?

Camilleri: No, la ringrazio… non c’ha fazzu!

Vicesindaco: Ringrazio nuovamente tutti. Avere la collaborazione del professor Camilleri è, per me, un evento straordinario….è l’unico autore ad aver raggiunto tanto successo in vita [nooooooooooooooooo!!!!!!! Non è possibile :-\, NdT] e l’evento straordinario è quello di averlo qui per promuovere questo "Camilleri Story".

Giornalista: Come si chiamerà questo posto?

Vicesindaco: La terra dei letterati è il marchio.

Giornalista: E questo set, rimarrà fisso?

Vicesindaco: Sì, diventerà un parco.

Camilleri: Cioè una sorta di Disneyland. Loro farebbero delle strutture di ambientazione dei miei romanzi storici. Una volta girato il film lasceranno le scenografie in maniera tale che possano essere visitate. Cioè non fare una struttura provvisoria solo per girare i film…

Vicesindaco: Sì. Ricostruiranno la Vigàta di fine Settecento dove, tra l’altro, gireranno "Il Birraio di Preston" ed altri romanzi storici del professore…

Linda: Già si sa quando inizieranno le riprese?

Vicesindaco: Abbiamo avuto un incontro con Carlo Degli Esposti che è il direttore della Palomar, abbiamo avuto l’incontro con l’assessore regionale al turismo, Granata… ed è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare… ci ha aperto le porte il professore Camilleri! Abbiamo riscontrato la disponibilità assoluta da parte di Carlo degli Esposti così come quella dell’assessore Granata. Ovviamente trattandosi di investimenti di un certo tipo stanno valutando bene la cosa. Quello che ci fa piacere è il fatto che, rischiavamo di essere totalmente esclusi da questa cosa, invece, oggi ci troviamo ad essere in pole position rispetto ad altri siti e, con questo, si chiuderebbe il cerchio di questo itinerario culturale e che diventerebbe il primo parco, in assoluto nel mondo come parchi letterari, ad avere presente l’autore… perché l’ambizione mia è quella di farlo inaugurare al professore Camilleri, ovviamente.

Giornalista: Il "Camilleri story" sarà un percorso interattivo? In qualche modo ci saranno pannelli che raccontano ciò?

Vicesindaco: Sì… la Vigàta… o meglio, il "Camilleri story". Il "Camilleri story" sarà un centro dove ci sarà la possibilità di avere notizie, anche le più nascoste, dell’autore stesso e di tutte le sue opere e, quindi, collegarsi anche attraverso il sito Internet del Fans Club del professore Camilleri. Chi vuole venire a Porto Empedocle, poiché siamo anche meta di passaggio tra Selinunte e Agrigento e gran parte dell’itinerario e del flusso turistico veicola attraverso queste due zone, da Selinunte verso Agrigento, noi ci troviamo esattamente nel mezzo, quindi immaginiamo di attirare attraverso questa iniziativa, molti turisti e anche attraverso questo, far si, che ci sia un turismo più stabile…

Alfonso Lazzara: Qualsiasi cosa può servire su Porto Empedocle, abbiamo un nostro punto di informazione a Via Veneto, qui a Roma, e un sito in internet www.Vigata.it.

Giornalista: Professore quando partiranno i nuovi episodi di Montalbano?

Camilleri: Abbiamo una riunione dopodomani con il regista e con lo sceneggiatore.

Giornalista: Sono sempre gli stessi degli episodi passati?

Camilleri: Si, si! Sironi, Bruni e Carlo Degli Esposti per altre quattro puntate che comprendono due romanzi, cioè "Il giro di boa" e "La pazienza del ragno" e altri due tratti da un mix di racconti, diciamo, che sono "Par condicio" e "Il gioco delle tre carte", che si inizieranno a realizzare nel corso di quest’anno e sono al solito con Zingaretti e girati al solito nella zona del ragusano. Contestualmente a questo contratto ne è stato fatto un altro tra la Palomar e la Rai per ciò che riguarda i tre romanzi storici: "Il birraio di Preston", "La scomparsa di Patò" e… non mi ricordo...

Linda: "Il re di Girgenti"?

Camilleri: [sorridendomi, NdT] Sì, credo che sia "Il re di Girgenti". E sono già in fase di sceneggiatura… Prima bisogna levare di mezzo 'sto Montalbano, e venerdì lo faremo. Grazie ancora a tutti.

Dopo che i giornalisti lo sottopongono a foto di gruppo e a interviste varie con tanto di riprese televisive, il Sommo è finalmente tutto per noi. :-DDDDDD La mia amica, felicissima di poterlo conoscere, si presenta come siciliana DOC in quanto catanese., e il Sommo: "Ah! Compaesana di Montalbano è!". Ridiamo di gusto e facciamo una foto con lui “come se non fosse per caso” (esplicita nostra richiesta al Sommo). Ci dice che vorrebbe rimanere per un tempo lunghissimo insieme a noi ma la sua crisi di astinenza non glielo permette. Va quindi a sfumazzarsi una sigaretta non prima di avermi salutato affettuosamente (CON UN BACIO!:- DDDDDDDDDDDD).

Tornando in ufficio era evidente il mio stato di ebbrezza, tant’è che i colleghi mi hanno chiesto dove fossi stata.

“In Sicilia, naturalmente!” ;-)






Linda Diligata pe' l'Urbe - Regione Sicilia, Via Marghera, 36 – Roma, mercoledì 2 Febbraio 2005