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Un pomeriggio a casa del Sommo



In genere i ringraziamenti si fanno alla fine, invece voglio farlo subito. Ringrazio Filippo Lupo e Lorenzo Calamia per avermi dato la possibilità di passare un pomeriggio che rimarrà nella storia (in quella mia, ovviamente). Un pomeriggio a casa del Sommo!!!!!! :-DDDDDD


Linda - Vincenzo - Sommo - Lorenzo

Già proprio così sono stata a casa di Camilleri, ora vi dico:

Con Lorenzo, curatore dei testi dello spettacolo "Vigata mon amour", con Vincenzo o musicante, e con l'attor giovine Fabrizio ci siamo incotrati venerdì pomeriggio in una suggestiva piazza Barberini, a Roma, per recarci a casa del Sommo. Loro per sottoporgli il suddetto spettacolo, io, ovviamente, nel pieno delle mie facenti funzioni che il ruolo istituzionale mi impone ;-PPPP

Alle cinque in punto sotto casa del Sommo, suoniamo al citofono.....ci fanno salire. Ci apre la figlia e rammaricata ci dice che il padre sta riposando e che lei non sà nulla di questo appuntamento =:-O (le menti di Lorenzo, Vincenzo e Fabrizio in quel tragico momento credo proprio abbiano pensato al suicidio ;-DDD )

Noi abbiamo balbettato qualcosa del tipo: ci sono stati contatti per l'appuntamento con il genero e il nostro Presdienti.......il Sommo era d'accordo....si viene dalla Sicilia.... La figlia sempre più imbarazzata ci dice di tornare di lì a dieci minuti, il tempo di avvertire papà.......mesti mesti riscendiamo:-(..... neanche cinque minuti che ci vengono a richiamare (il genero in persona in compagnia del figlioletto) .......ta-ta-ta-taaaaaa Il Sommo s'è svegliato dalla pennica, s'era completamente dimenticato dell'incontro, ma .....tutto a posto ora ci riceve!!!!! :-)

che dirvi????? provate a immaginare che emozione entrare in casa.......nello studio....lì dove crea le sue opere, no! non ci sono aggettivi per descriverla!

Il Sommo si è scusato....(LUI!? con noi?????!!!!! comuni mortali......) e mentre si scusava ha fatto il suo ingresso la gentile consorte (siamo schizzati in piedi a stringerle la mano) la quale ci ha chiesto se gradivamo un caffè....che non abbiamo di certo rifiutato. Caffè preparato e servito dalla figlia, mentre la nipotina piccola se la dormiva alla grande sul divano della stanza accanto. ;-)

Non andrò oltre con il mio resoconto, perchè è giusto che dica Lorenzo quello di cui si è parlato per circa un'ora e mezza (volata in un batter d'occhio... purtoppo) aggiungerò soltanto che alla fine il sommo si è sottoposto spudoratamente a una serie di pose fotografiche (che presto manderò, appena Fabrizio mi invierà anche le sue) e, non solo, fino alla porta ha continuato a raccontarci aneddoti e nel stringermi la mano in segno di saluto Gli ho detto: "spero di rivederla presto...magari alla presentazione di qualche libro." lui ha risposto: "dove non amo andare.....ma ogni tanto me tocca...." e io: "se lei ci andrà, io ci sarò" e lui: "ahahahahah" =:-D

Usciti in strada camminavamo tutti e quattro a 20 centimetri da terrra.....O Musicante e L'attor giovine hanno consumato tre ricariche telefoniche ciascuno per raccontare l'evento a: mamme, fidanzate, parenti (fino al terzo grado dell'albero genealogico), amici e conoscenti...;-)

presi dall'euforia ci saimo continuati a scattare foto davanti al Delle Vittore sotto la scritta a caratteri cubitali di FIORELLO e anche sotto al famoso cavallo rai...è stato un pomeriggio molto divertente e indimenticabile.....per ovvi motivi ;-D sono stata molto felice di aver conosciuto Lorenzo, Vincenzo e Fabbbbrizio a cui auguro ogni bene :-)))))))))

Ciao a tutti, dopo l'esemplare resoconto di Linda mi riesce difficile aggiungere altro sull'esperienza davvero indimenticabile che abbiamo avuto l'opportunità di vivere incontrando il Sommo pirsonalmenti di pirsona.E' vero che quando ci siamo trovati al cospetto della figlia che ci comunicava con grande gentilezza che il padre stava riposando e che lei non era per nulla al corrente dell'appuntamento, un pò ci siamo rimasti. Ma, per quanto mi riguarda, superato quell'attimo, ho cominciato a pensare che forse la meglio era di lasciarlo tranquillamente riposare. Noi potevamo tornare il giorno dopo o l'altro ancora, o anche mai. La salute del Sommo, che comunque abbiamo poi verificato essere ottima, era certamente più importante di un lavoretto che ci eravamo messi in testa di illustrargli. Quando ce lo siamo trovati di fronte, ad accoglierci come se ci conoscesse da sempre, l'imbarazzo e l'emozione di avere lì davanti a noi lo scrittore per il quale stravede la maggior parte dei lettori italiani si sono un pò smorzati, anche per la squisita gentilezza della signora Rosetta.Come anziano della brigata, gli porgo come "accipe", ossia due Marsala, un Soleras e un Garibaldi superiore, porto il saluto del direttivo e dell'intero CFC, presento Vincenzo e Fabrizio, rispettivamente autore delle musiche e attore giovane di Vigata Mon Amour, poi Linda diligata per L'Urbe. Io ho la spudoratezza di presentarmi come console di Marsala del CFC, e Lui un pò rimane piacevolmente sorpreso di tanta organizzazione. " Avete consoli e delegati", e dal tono intuisco che un colpo di " Minchia!" ha sicuramente preceduto quelle parole. Poi si entra in argomento. Gli raccontiamo come e qualmente di Vigata Mon Amour abbiamo dovuto, l'estate scorsa, fare due repliche nella stessa serata per soddisfare l'aspettativa dei nostri concittadini e altre due lo scorso gennaio, delle quali una di mattina per gli studenti delle scuole superiori." Se gli studenti non hanno fatto bordello, ci dice, vuol dire che la cosa ha funzionato." L'attenzione con la quale ascolta ci conferma, semmai ce ne fosse stato bisogno, la sua ineguagliabile classe. Ci parla come se avesse di fronte non so chi e non già un attore di vent'anni e un musicista non molto più avanti con l'età, accompagnati da un anziano che non capisce nulla di musica e non ha mai fatto niente per il teatro. E intanto comincia a dispiacermi la prospettiva di dover parlare mentre avrei di gran lunga preferito approfittare di quell'occasione per ascoltare soltanto. Ma non c'è niente da fare, anche perchè l'uomo, per quanto gran signore, vuole sapere tutto per filo e per segno. Anzi, per non sapere nè leggere nè scrivere, cala subito il carico da undici. " Qual è l'idea portante di questo lavoro?". Questa volta il colpo di " Minchia ! " scatta fulmineo nella mia testa, ma tamt'è, sono lì per questo e non posso sottrarmi. Non ricordo cosa sia riuscito a balbettare all'inizio in merito ad una certa mia idea sulla prevalente qualità stilistica dela sua prosa, ma mi sentivo incoraggiato ad andare avanti senza eccessive preoccupazioni. Vincenzo interviene per dire come ha concepito le sue musiche, Linda e Fabrizio per il momento ascoltano.





Linda Diligata pe' l'Urbe & Lorenzo Calamia - Venerdì 21 maggio 2004 ore 17.00