home page






 

Il 30 ottobre 2013 l'American University of Rome ha conferito la Laurea Honoris Causa in Humane Letters ad Andrea Camilleri.



(Foto Valentina)

Camilleri ha tenuto una breve Lectio Magistralis dal titolo La letteratura americana nell'Italia fascista.



(Foto TMNews)

Camilleri è stato insignito per la sua lunga e illustre carriera, l’integrità del suo lavoro e il suo contributo alla storia della letteratura; per aver donato al mondo uno dei più accattivanti personaggi letterari di tutti i tempi, il Commissario Montalbano; per aver presentato al mondo la complessa bellezza della Sicilia e del suo popolo e per aver esaminato la natura e gli effetti del crimine e della corruzione nel corso di cambiamenti drammatici della storia italiana, fornendo, attraverso l’elegante stile letterario del thriller, un’acuta critica culturale.


Laurea honoris causa a Camilleri all'American University of Rome
Lectio dello scrittore sulla letteratura Usa durante il fascismo

Roma (TMNews, 5/11/2013) - Una laurea Honoris causa all'American University of Rome, per "l'acuta critica culturale" dell'Italia contemporanea che emerge dai romanzi del commissario Montalbano, "uno dei più accattivanti personaggi di tutti i tempi". Con queste motivazioni Andrea Camilleri è stato insignito del prestigioso diploma dalla più antica università americana della capitale, dove ha tenuto una lectio magistralis sulla letteratura d'Oltreoceano durante il fascismo. Un'occasione per lo scrittore siciliano di discutere a tu per tu con gli studenti e di ricordare quegli anni: "Io oggi voglio fare una piccola nota su quella che è stata la letteratura americana durante gli anni del fascismo", ha spiegato Camilleri. "Io li ho vissuti e quindi so che cosa ha rappresentato come stimolo: era come prendere una boccata di ossigeno leggere allora i libri di George Steinbeck o di William Faulkner. Era proprio una grandissima boccata di ossigeno che ci faceva sognare la libertà".


Camilleri: "Un gran bel futuro" per la letteratura italiana
"Giovani scrittori promettenti, e diversi bravi cinquantenni"

Roma (TMNews, 5/11/2013) - Se il futuro economico dell'Italia è pieno di incognite, non altrettanto si può dire della sua letteratura: ne è convinto Andrea Camilleri, decano degli scrittori italiani, che a margine di una laurea honoris causa conferitagli dall'American University of Rome, ha spiegato a TMNews quali sono secondo lui i punti di forza della nostra produzione letteraria."La letteratura del nostro paese - ha detto Camilleri - sta assai meglio dell'economia del nostro paese, in quanto l'economia del nostro paese sembra evere pochi e difficili sviluppi, mentre invece la nostra letteratura credo abbia un gran bell'avvenire. Ci sono degli scrittori giovani che promettono assai bene, ma soprattutto ci sono degli autori intorno ai cinquant'anni, dei cinquantenni già affermati, che continuano a mantenere una loro posizione di prestigio, veramente guadagnata, nella nostra letteratura".


Camilleri ritira la laurea
"Giovani scrittori promettenti, e diversi bravi cinquantenni"

Lo scrittore empedoclino Andrea Camilleri giovedì ha ritirato la Laurea Honoris Causa in Humane Letters conferitagli nei mesi scorsi dall'American University of Rome. Camilleri ha tenuto una breve Lectio Magistralis dal titolo «La letteratura americana nell'Italia fascista».
Camilleri è stato insignito per la sua lunga e illustre carriera, l'integrità del suo lavoro e il suo contributo alla storia della letteratura; per aver donato al mondo uno dei più accattivanti personaggi letterari di tutti i tempi, il Commissario Montalbano; per aver presentato al mondo la complessa bellezza della Sicilia e del suo popolo e per aver esaminato la natura e gli effetti del crimine e della corruzione nel corso di cambiamenti drammatici della storia italiana, fornendo, attraverso l'elegante stile letterario del thriller, un'acuta critica culturale. Dopo la cerimonia ufficiale, Camilleri è stato intervistato dagli studenti dell'Aur che sono stati letteralmente conquistati dalle sue risposte su letteratura, storia e arte.
«Ognuno dovrebbe scrivere - ha detto Camilleri ai tanti giovani presenti - non solo per essere pubblicato, ma perché la scrittura permette di ri-leggere voi stessi in modo più obiettivo». Infine lo scrittore ha ricordato ai presenti che ci sono voluti ben 10 anni prima che il suo primo bibro venisse pubblicato, periodo durante il quale non è riuscito a scrivere altro. Il presidente Hodges ha commentato: «Ci siamo sentiti enormemente onorati della sua presenza nella nostra Università».
Dario Broccio (La Sicilia, 6/11/2013)



Last modified Thursday, November, 07, 2013