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Rassegna stampa - Ottobre 2003



Zingaretti: "Falcone non è stato raccontato"

L´attore parla dei suoi progetti palermitani

Oggi padre Puglisi, domani, forse, Falcone. La strada di Luca Zingaretti porta a Palermo, dove a metà mese interpreterà il parroco di Brancaccio nel film di Roberto Faenza "L´uomo che sparava dritto". «Con me ci saranno anche Corrado Fortuna (il protagonista di "May name is Tanino, ndr) e Alessia Goria. Faenza è uno dei registi con cui più desideravo lavorare e la cosa sta per avverarsi, su un progetto poi così interessante». E Montalbano, il commissario siciliano di Camilleri che l´ha reso celebre? «Tutto fermo per ora», risponde l´attore. Il futuro potrebbe essere un film su Giovanni Falcone, grazie al progetto del produttore Carlo Degli Esposti, l´inventore del Montalbano televisivo. Per Zingaretti quello di Falcone «è un personaggio straordinario, mai ancora raccontato per bene. Per quello che è stata e per quello che ha significato la sua morte». Per questo motivo, per il momento, interpretare Giovanni Falcone «è un progetto: stiamo aspettando una prima traccia di sceneggiatura».

La Repubblica (ed. di Palermo), 5.10.2003



Salvo Montalbano torna in tv

Il commissario Salvo Montalbano, inventato dalla penna dello scrittore empedoclino Andrea Camilleri ed interpretato in televisione da Luca Zingaretti, tornerà sugli schermi. Infatti, la televisione di Stato e la casa di produzione Palomar realizzeranno altri due nuovi episodi dei telefilm del commissario più amato dagli italiani. In particolare il primo episodio riguarderà «Il giro di boa» e l'altro episodio è tratto dai racconti pubblicati da Camilleri con la Mondadori. Ma per quanto riguarda Camilleri, le novità televisive non si esauriscono con Montalbano. Infatti, la Rai produrrà anche due film tratti dai romanzi storici a cominciare da «Il re di Girgenti» e la «Concessione del telefono». In quest'ultimo romanzo Camilleri presenta una faccia della Sicilia del 1800 che ancora oggi, in alcuni centri, continua ad essere presente. Racconta le vicissitudini di un piccolo borghese che vuole soltanto dotarsi del telefono e che è costretto a tantissime raccomandazioni per ottenere la meta. La Rai però potrebbe anche produrre però anche un altro romanzo storico «Il birraio di Preston», tutte opere ambientate a Vigata. La stessa Rai ha inoltre acquistato il 50% dei film tratti dai romanzi storici e a giorni dovrebbero iniziare le riprese. I nuovi episodi del Commissario Montalbano saranno prodotti nel 2004, per arrivare in tv nel 2005. Nel più ampio progetto di trasposizione televisiva dei romanzi storici di Camilleri il produttore Carlo Degli Esposti vuole coinvolgere diversi registi. I romanzi prescelti, ognuno dei quali potrebbe essere diviso in due puntate, sono «Il re di Girgenti», «Il Birraio di Preston», «La concessione del telefono» e «La scomparsa di Patò». Per quest'ultimo film è già al lavoro il regista Mortelliti, che ha comunque in mente un film per il cinema.

Gaetano Ravanà - La Sicilia, 11.10.2003



Zingaretti e Faenza "interrogati" a Lettere

Il dibattito. Lezione di cinema ed etica: in platea studenti e tante mamme

Da domani inizieranno a Brancaccio le riprese del film su don Pino Puglisi Chi l´avrebbe detto. Adesso si scopre che il commissario Salvo Montalbano, nella sua popolarissima versione televisiva che ha il volto dell´attore Luca Zingaretti, deve buona parte del suo successo a nonna Concetta da Caltanissetta. Proprio lei, l´anziana vivacissima ed espressiva madre di un professore dei tempi dell´Università, che tutti gli studenti chiamavano nonna, è riemersa nella memoria dell´attore al momento di trovare una chiave d´accesso al siciliano parlato dal protagonista dei romanzi di Andrea Camilleri. Zingaretti lo racconta agli studenti che affollano l´aula magna della facoltà di Lettere di Palermo: «Quando con i colleghi andavamo a trovare questo professore di Psicologia di origini nissene vi trovavamo pure la madre, una signora ottantenne sempre nervosa, sempre pronta a sgridarci con un linguaggio anche molto colorito e conoscendola noi non perdevamo occasione per provocarla. E´ stata lei la mia prima grande maestra di lingua siciliana». L´attore, insieme al regista Roberto Faenza con il quale si appresta a iniziare le riprese de «L´uomo che sparava dritto», film dedicato a don Pino Puglisi, ha incontrato gli studenti ma anche molte mamme, elegantissime per l´occasione, per parlare di cinema ed etica. L´auditorio ha sottoposto i due personaggi a un fuoco di fila di domande: come nasce un film? Che differenza c´è tra cinema e televisione? E ancora, l´aumento della criminalità soprattutto giovanile è connesso alla violenza contenuta in film e programmi televisivi? Girare un film comporta regole deontologiche? Forte della sua esperienza di docente di Scienze della comunicazione all´Università di Pisa, Faenza è sembrato più a suo agio alle prese con le interrogazioni: «La violenza al mondo è sempre esistita, i mass media si limitano a diffonderla - spiega il regista - Ho però qualche dubbio sull´operazione compiuta da molti cineasti americani, Scorsese per esempio o Coppola, e oggi in Italia da Bellocchio con il suo ultimo film, di parlare per bocca dei cattivi. Così si finisce col fare l´elogio della mafia e i personaggi negativi diventano eroi». Non sorprende allora la scelta di Faenza di dare voce a un uomo buono, il parroco di Brancaccio, assunto come simbolo positivo da trasmettere, attraverso il mezzo cinematografico, alle giovani generazioni. «Non so dire perché scelgo di raccontare una storia - aggiunge - è un po´ come quando ci si innamora, non c´è una motivazione precisa. Si parte in genere da un´idea e poi la si difende da tutto, specie dalle logiche dell´audience». A fine incontro, il regista è il primo a lasciare l´aula magna di Lettere, mentre Luca Zingaretti non può sottrarsi al rito delle foto e degli autografi. Infine, accontentati tutti i fan, corre via anche lui, da lunedì sul set di Bagheria sarà don Pino Puglisi.

Marco Nuzzo - La Repubblica (ed. di Palermo), 11.10.2003



Il commissario più amato dai telespettatori

Ieri durante il programma 50 di Pippo Baudo (Raitre) e' stato lanciato un sondaggio tra il pubblico presente in sala. Chi e' il commissario/tenente piu' famoso della fiction di sempre trasmessa dalla RAI. L'elelnco da cui scegliere era formato da 7 personaggi tra cui Maigret, il Tenente Sheridan, Linda e il brigadiere, etc.. Il vincitore e' stato Montalbano con il 47% di voti, al secondo posto si e' classificato Proietti con il Commissario Rocca e al terzo Michele Placido per La Piovra.

cinquanta Rai Tre - 13.10.2003





Last modified Wednesday, July, 13, 2011