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Rassegna stampa - Ottobre 1999

Montalbano indaga a Puntasecca

Il cadavere dell'ingegnere Luparello viene ritrovato a Pozzallo, dentro una Bmw verde. l'imgegnere ha i pantaloni abbassati ma alla storiella dell'infarto post coitum il commissario Montalbano non abbocca. E allora ecco Luca Zingaretti, il Montalbano di Raidue, che a bordo della sua Tipo grigia va alla ricerca di collane preziose e trascrizioni di telefonate tra le case di Puntasecca. E' il primo giorno di riprese per questo terzo episodio della serie tv di Alberto Sironi: si gira La forma dell'acqua tratto dal romanzo di Andrea Camilleri, un giallo che si sviluppa tra gli intrighi della politica locale. In questa Vigata televisiva ricostruita nel Ragusano, Zingaretti bussa alla porta della madre di uno dei due netturbini che ha trovato il cadavere: e' un blitz semiclandestino, nel tentativo di recuperare un documento, nel quale il commissario viene aiutato da un suo agente per distrarre la signora. Nei panni dell'ambiguo avvocato Rizzo, la seconda vittima di questo episodio, ci sara' Pietro Montadon, uno dei protagonisti del cartellone dello Stabile di Catania. Nel Cane di terracotta, quarto e ultimo episodio della serie, entrera' invece Leopoldo Trieste, che torna in Sicilia dopo le esperienze di L'uomo delle stelle di Tornatore e Il giudice ragazzino di De Robilant.

La Repubblica, 12.10.1999


Il commissario Montalbano ritorna in tv Iniziate le riprese a Scicli

Diventano fiction altre due storie del commissario Montalbano, il celebre investigatore siciliano inventato da Andrea Camilleri. In questi giorni si gira a Puntasecca, vicino Scicli. Nei panni del poliziotto l'attore Luca Zingaretti (nella foto): 'Che fatica, ma sono contento che ora lo scrittore immagina "Salvù" con la mia faccia'.

Ciak, si gira: ritorna Montalbano

Altri due romanzi di Camilleri diventano fiction: iniziate le riprese nel Ragusano

Gli sportelli di una 'Tipo' grigio fumo si aprono e richiudono in fretta. Due uomini smontano dall'auto a passo svelto. 'Allora siamo intesi?' 'Certo commissario'. 'Stop, Troppa luce, chiudi quel diaframma, non si sente nulla'. Pausa. Luca Zingaretti ha indossato nuovamente i panni di Salvù Montalbano, il commissario creato dalla penna di Andrea Camilleri e ormai diventato l'investigatore più amato d'Italia. Al suo fianco il fido agente Fazio, interpretato da Peppino Mazzotta. Il sole batte a picco a Puntasecca, una frazione balneare del Ragusano trasformata in set per girare le riprese de La forma dell'acqua e Il cane di terracotta, i primi due romanzi dello scrittore siciliano che ora saranno trasformati in fiction, in onda su Raidue tra febbraio e marzo prossimi, forti di un audience di 7 milioni e mezzo di telespettatori e di un successo, che ha messo d'accordo pubblico, critica e lettori di Montalbano. Anche quelli incalliti. Una specie di miracolo che fatto 'scoprire' Camilleri al grande pubblico ed ha lanciato in grande stile Zingaretti, dopo anni passati a calcare le scene nei teatri d'Italia, che ora si gode la notorietà che cinema e tv regalano. Dieci settimane di riprese nel Ragusano per trasformare in film i due romanzi di Camilleri, forse i più belli ma anche meno accattivanti per il pubblico tv. Nel Ladro di merendine, e ne La voce di violino c'è più spazio per i sentimenti e l'amore: quello tra Montalbano e l'eterna fidanzata Livia, Katharina Bohm 'coronata' dall'adozione di un orfanello tunisino 'ladro di merende', o i torbidi intrecci passionali della protagonista de La voce del violino, Alessia Mertz, uccisa da un amante focoso. Stavolta i due episodi girano attorno all'omicidio eccellente dell'ingegnere Luparello, (La forma dell'acqua): un appassionante racconto poliziesco in una Sicilia condita di amarezza, omissioni e ironia, e un'intricata storia (Il cane di terracotta) che ruota su un traffico d'armi e un vecchio delitto, commesso nel 1943, che cattura e fa perdere il sonno al testardo Montalbano. Protagonista femminile una giovane attrice svedese Isabel Sollman, che ha lavorato in cinema, tv e teatro nella sua terra natia, ma qui in Italia è pressochè sconosciuta. La troupe, una cinquantina tra fonici, tecnici, truccatori, fotografi (quasi tutti maschi) l'attende con ansia, soprattutto perchè come si sussurra 'è una gran gnocca'. Ed è ancora una volta Puntasecca, un pugno di villette tra boungaville e oleandri, a fare da scenario alle riprese e trasformarsi in Vigàta, il paese immaginario in cui si muove il commissario, il centro più inventato della Sicilia più tipica. I riflettori tornano di nuovo sul set, su quell'auto parcheggiata tra Corso Aldo Moro, angolo via Alcide De Gasperi: due viuzze che si affacciano su un deserto mare fuori stagione. 'Silenzio si gira. Azione'. Alberto Sironi, il regista dei primi due episodi, tornato dietro la cinepresa per il seguito delle avventure di Montalbano, non perde d'occhio il monitor. Alle sue spalle una transenna evita che curiosi o intrusi si possano avvicinare sulla scena del 'delitto'. Ore 11: finalmente tutto è pronto per girare. Voce fuoricampo imperiosa: 'Rufus'. Tutti si girano di scatto, il padrone del cane sbianca e l'intero cast ha un attimo di panico. Rufus, un grosso dobermann sfuggito al controllo del padrone, si introfula nel set poi torna indietro. Sospiro di sollievo. Si riparte. In un angolo quattro anziani sciclitani aspettano pazienti il loro turno: sono comparse che nella scena successiva saranno impegnati a sbucciare finocchi e ripulire lattuga, seduti davanti a un bisolo. Salvatore, Rosa, Carmela, in vestaglietta e grembiule recitano praticamente se stessi. Rosa, autentica 'maschera' siciliana ha 70 anni. 'Già lo scorso anno ho girato con Montalbano - spiega in dialetto stretto - Un film bellissimo sulla mafia. Anche a mia nipote ci hanno proposto di lavorare nel cinema, ma il suo fidanzato non vuole. Con tutto quello che si sente...'. Lei a dispetto delle 'voci', spiega candidamente 'mi passo una giornata diversa'. Altra pausa prima di montare la scena successiva: la visita del commissario Montalbano a casa di Pino, uno dei due munnizzari, geometri disoccupati costretti a fare gli 'operatori ecologici': sono loro che scoprono l'eccellente cadavere dell'ingegnere Luparello. 'A che ora ti fanno morire?' Luca, uno dei tecnici sfotticchia Franco Vitale, fotografo di scena, uno dei decani di questo mestiere. Franco, un simpatico spilungone in camicia scozzese e pantatasca blu, è emozionato come un bambino al primo giorno di scuola. L'aria del cinema ce l'ha nei polmoni insieme al catrame delle Philip Morris, ma ieri ha debuttato come attore: è lui che presta la faccia e le poco signorili braghe calate all'ingegnere Luparello, trovato morto alla mannara, ritrovo di travestiti e prostitute. Armeggia con le sue Nikon, senza perdere una 'posa', ma con un occhio all'orologio prima del momento fatidico. E sorride felice quando gli dicono che è arrivato il suo turno. Magia del cinema.

Mariella Pagliaro - Giornale di Sicilia, 12.10.1999


Dopo i libri e la tv, Camilleri esce anche in videocassetta

Dopo il grande successo in libreria e in televisione, i testi di Andrea Camilleri arrivano anche in videocassetta. L'iniziativa e' proposta da Elle U Multimedia, che da oggi manda in edicola il personaggio del commissario Montalbano creato dallo scrittore siciliano. Per la prima uscita viene proposto il romanzo Il ladro di merendine edito da Sellerio e l'omonimo film tv che ne e' stato tratto con Luca Zingaretti, nella parte del commissario. Il video e il libro sono venduti al prezzo complessivo di 19.900 lire. Il 13 ottobre verranno distribuiti il romanzo La voce del violino, sempre edito da Sellerio, e il relativo film tv.

Giornale di Sicilia , 02.10.1999






Last modified Wednesday, July, 13, 2011