Non potevo resistere alla tentazione di trasformare il grande scrittore Andrea Camilleri in uno
dei protagonisti di questo romanzo: è un mio maestro, e da lui ho imparato che l'ironia è necessaria
per parlare delle cose più serie.
Carlos Salem
Devo ringraziare un maestro del genere noir, Andrea Camilleri, involontario sosia di un personaggio di questa storia, per ricordarmi con i suoi libri che la via della semplicità è la più complessa e anche la più divertente.
(dai Ringraziamenti dell'Autore)
En un camping nudista de Murcia alguien debe morir. ¿Pero quién? Esto es lo que tiene que averiguar Número Tres, uno de los mejores asesinos a sueldo a quienes la Empresa asigna sus pedidos. Todo sería más sencillo si Número Tres no se escondiese bajo la anodina identidad de Juanito Pérez Pérez, un apocado comercial al borde de los cuarenta; si en el camping no coincidiesen sus hijos, su ex mujer, el juez estrella de la lucha contra el crimen, un amigo de la infancia, otro asesino particularmente despiadado, un inspector que lleva años sospechando de él y una incógnita llamada Yolanda.
Andrea Camilleri, omaggiato e nudo nel romanzo "Matar y guardar la ropa" di Carlos Salem
Lo scorso mese di maggio si presentò a Madrid il nuovo romanzo di Carlos Salem, "Matar y guardar la ropa" (Salto de Página, Editrice), uno dei cui personaggi é un sosia dello scrittore siciliano Andrea Camilleri.
Il romanzo percorre quattro giornate fondamentali nella vita di Juan Perez Perez, un manager trentanovenne, divorziato e con problemi di rapporto coi figli. Ma Juan é anche il Numero Tre, efficace sicario di un emporio criminale al quale ha già consegnato 15 "incarichi" in otto anni. Un "lavoro" di ultimo momento, durante le sue prime vacanze trascorse solo coi figli, lo porta in un campeggio nudista del sud della Spagna, nel quale incontrerà gran parte del suo passato e un incerta promessa di futuro, come incerto é l'amore, e si rendirà conto che, per una volta, la vittima potrebbe anche essere lui.
Il libro é un particolare omaggio al creatore del commissario Salvo Montalbano, delle cui opere Salem si confessa "lettore compulsivo"; infatti segnala che uno dei suoi personaggi di "Matar e guardar la ropa" porta il nome dello scrittore italiano, solo "mezzo tradotto" e "aspetti di una personalità inventata partendo da una grande ammirazione".
Il fatto che questo personaggio appaia completamente nudo (giacché la storia trascorre in un campeggio nudista) non suppone secondo Salem una mancanza di rispetto al collega siciliano e crede che "se finalmente si traduce all'italiano e mi fa l'onore di leggerlo, il signor Camilleri si divertirà tanto come io a scriverlo".
Inseguendo Camilleri, Salem s'indirizza, in questo secondo romanzo, verso la simplicitá del linguaggio diretto, anche interno, poiché raccontato in presente e in prima persona dal protagonista, e "sorge l'assurdo, perché la vita é cosí certe volte".
L'autore ispano-argentino che debuttó meno di un anno fa come romanziere con "Camino de ida" (Premio Memorial Silverio Cañada 2008 nella "Semana Negra" di Gijón, al migliore romanzo poliziesco scritto in lingua spagnola), si riconosce un appassionato del romanzo giallo anche se si define come "amante, anziché fidanzato formale" della letteratura poliziesca.
Il suo nuovo romanzo é stato presentato dalla scrittore madrileno Juan Madrid, uno degli indiscutibili maestri del romanzo giallo in Spagna. Juan Madrid, autore, tra quasi quaranta opere, di "Pájaro en mano", Tanger" o "Dias contados", segnaló che Salem "ha scritto un romanzo poliziesco ironico, che burla i convenzionalismi del giallo letterario e dei romanzi di spionaggio, ma allo stesso tempo ha costruito ottimamente un testo che mi ha divertito tanto".
A suo giudizio questo libro costituisce "uno straordinario debutto nel romanzo poliziesco, tanto se poi decide di continuare col tono ironico, come se ne prova altri".
Bukowski Club, San Vicente Ferrer, 25 Madrid - 2.9.2008