Le arance non raccolte
Scrittori siciliani del Novecento
Autore | Salvatore Ferlita |
Prezzo | E 20,00 |
Pagine | p. XVI + 351 |
Data di pubblicazione | 2011 |
Editore | Palumbo |
Collana |
Con videointerviste a Andrea Camilleri e Massimo Onofri Questa antologia è il frutto di una scommessa: quella di ridisegnare il panorama letterario siciliano, “immolando” i mostri sacri, gli autori più o meno canonizzati. L’autore, che da anni esplora le riserve aurifere più nascoste della scrittura immaginativa isolana, in questo volume allinea i profili critici, nell’intreccio indissolubile di vita e opere, di scrittori poco noti o misconosciuti (tra cui Sebastiano Addamo, Mino Blunda, Livia De Stefani, Umberto Domina, Massimo Simili, Giuseppe Garretto, Angelina Lanza, Jerre Mangione, Romualdo Romano, Giuseppe Rovella, Nello Sàito, Eugenio Vitarelli, e i saggisti Sebastiano Aglianò, Rosario Assunto, Niccolò Gallo), i relativi apparati bibliografici, e una selezione delle pagine più significative, recuperate da romanzi, racconti o saggi: ne viene fuori un novecento italiano, sub specie siciliana, delle occasioni perdute, degli appuntamenti mancati. Un ricco potenziale manomesso dalla storia, spesso crudele e imprevedibile, del gusto e della società, che si agglutina inestricabilmente con quella della letteratura, ma anche viziato dalla vocazione all’eremitaggio di molti degli autori qui contemplati, da una sorta di “smania” dell’insuccesso. Sono frutti, questi messi a disposizione del lettore, rimasti attaccati all’albero, lasciati distrattamente o colpevolmente marcire; sono spesso però “arance” amare, il cui succo è un concentrato della storia isolana, dei suoi guizzi improvvisi e delle sue rovinose cadute, delle fulgide speranze tradite da un’irredimibile metafisica. Se poi si prova a integrare le carte dei narratori e dei saggisti noti con quelle che compongono questa antologia, a dar corpo all’esercito degli scrittori siciliani, ponendo accanto ai “generali” anche i “luogotenenti”, il risultato ottenuto parlerà chiaro: nell’isola più estesa del Mediterraneo, l’inchiostro del ventesimo secolo ha trovato terreno fertile sino quasi all’inverosimile. |
Last modified
Friday, July, 29, 2011
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